Per Giacomo, il figlio più piccolo di Ettore e Lara, il 13 giugno 2013 è un giorno speciale dal momento che dovrà sostenere gli esami orali di terza media in una scuola di Roma. Quella che per una famiglia normale dovrebbe essere un'occasione per stare tutti insieme, non lo è per Ettore e Lara, separati ormai da anni, né per Giacomo e la sorella ventenne Emma. Dato che nessuno di loro riesce a stare vicino agli altri in maniera pacifica e serena, nell'arco di ventiquattr'ore i quattro si ritroveranno ad incontrarsi e a scontrarsi diverse volte, formando sempre coppie diverse. Come se non bastassero le tensioni familiari, ognuno di loro dovrà affrontare anche una propria sfida personale.
Note
Bruni, alla sua opera seconda dietro la macchina da presa, moltiplica per due l’asimmetria padre/figlio di "Scialla!" e mette in scena un nucleo parcellizzato, sparso per una metropoli che rispecchia la loro disfunzionalità, la loro chiusura, la loro cocciutaggine. Il regista tenta, spesso troppo programmaticamente, di smontare il cliché della commedia familista nostrana, ma del sodale Virzì gli manca l’amarezza, e pur di far andare giù quell’ovo sodo in gola, moltiplica i finali fino a ottenere la giusta ampiezza di sorriso.
Tra un'idea di famiglia in frantumi, snodi generazionali, paturnie adolescenziali e l'accento marziale della baltica Rappoport, una commedia paratelevisiva di spassosa inconsistenza. Persino i Lari, ultimi dei, rifuggono il focolare domestico di una progettista isterica che ha dichiarato guerra alle ultime vestigia della romanità.
Filmetto leggero, gradevole, pieno di luoghi comuni alla moda. Basta non aspettarsi molto. "Scialla!" era più divertente. (La recensione è breve, ma non c'è davvero molto da dire!)
Dal trailer pareva una commediola, invece è un film che fa riflettere sulle esperienze che ogni famiglia si trova a vivere e ruolo della donna. Il film nasconde dietro a un’apparente facilità una capacità di analisi e interpretazione del quotidiano che mi è piaciuta molto. Così come ho apprezzato la scelta degli attori e l'ambientazione, anch'essa apparentemente scontata ma in realtà… leggi tutto
Dopo i riscontri positivi ottenuti con Scialla!, Francesco Bruni aumenta le sue ambizioni richiamando una commedia più evoluta e reale, con più sfumature, tra leggerezza e riflessione.
Ci sono aspetti che funzionano, anche molto bene, mentre in alcune circostanze scivola fin troppo facilmente, ma è tutt’altro che un film inutile e la punizione del box office, flop… leggi tutto
“Noi 4” (2014) è il secondo lungometraggio del regista-sceneggiatore romano Francesco Bruni. Dopo ‘Scialla!’ (2011) ecco arrivare un’opera seconda che dovrebbe catalizzare nuove idee per uno ‘scrittore’ di cinema (con un buon novero di ‘opere’ alle spalle) ma le convergenza di forme visive, umane e luoghi non è molto ben riuscita anzi rasenta una certa monotonia e un… leggi tutto
Lei di origine russa, lui romano, entrambi poco più che quarantenni; separati, con due figli ormai grandi: la femmina di 23 anni, più legata al padre, e il maschio di 13, attaccato alla madre. Quattro anime che una volta componevano un unico quadro famigliare, ora profondamente separate fra loro.
Noi 4, quattro fragilità che unite insieme formano la cosa più…
Dopo i riscontri positivi ottenuti con Scialla!, Francesco Bruni aumenta le sue ambizioni richiamando una commedia più evoluta e reale, con più sfumature, tra leggerezza e riflessione.
Ci sono aspetti che funzionano, anche molto bene, mentre in alcune circostanze scivola fin troppo facilmente, ma è tutt’altro che un film inutile e la punizione del box office, flop…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (3) vedi tutti
Tra un'idea di famiglia in frantumi, snodi generazionali, paturnie adolescenziali e l'accento marziale della baltica Rappoport, una commedia paratelevisiva di spassosa inconsistenza. Persino i Lari, ultimi dei, rifuggono il focolare domestico di una progettista isterica che ha dichiarato guerra alle ultime vestigia della romanità.
commento di maurizio73Filmetto leggero, gradevole, pieno di luoghi comuni alla moda. Basta non aspettarsi molto. "Scialla!" era più divertente. (La recensione è breve, ma non c'è davvero molto da dire!)
commento di Artemisia1593UNO SPACCATO MOLTO VERO DI VITA, CON ULTERIORI IMMAGINI DI UNA ROMA ESISTENTE SOLO ALL'ALBA!!!…
commento di fralle