Regia di Mike Flanagan vedi scheda film
"Lo specchio incrinò da parte a parte: il fato ha già deciso la mia sorte, di Shalott la signora singhiozzo'". Non possono non venire in mente i versi del poeta inglese Tennyson sulla signora di Shalott, che già era stato di ispirazione per "Assassinio allo specchio" di Agatha Christie, nel vedere quest'horror di Mike Flanagan, incentrato su una serie di delitti legati alla presenza di uno specchio che passa di casa in casa, nel corso dei secoli, portando con sè il potere di decidere le sorti di chi ne diventerà proprietario. Ma è anche un efficace riflessione sull'incapacità di superare quelle che possono essere le spiegazioni razionali alla sorte avversa, come nel caso dei due fratelli che ne sono gli ultimi proprietari dopo la scia di sangue lasciata nella loro stessa famiglia. Pur con qualche ridondanza ed un citazionismo fin troppo telefonato, dalla televisione sfarfallante del primo "Poltergeist" fino al padre di famiglia rinchiuso nel suo studio (e nelle sue ossessioni) di "Shining", è comunque un horror che fa il suo onesto mestiere di lasciare quel freddo e sottile velo di inquietudine anche nello spettatore più smaliziato.
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