Regia di Lucky McKee, Chris Sivertson vedi scheda film
La morte ti fa bella, anzi sanguinaria per un film che sovrappone i piani temporali in un countdown che a fine film ci spiega l'antefatto, colmando le lacune della sceneggiatura e fornendo un senso compiuto a questa eccentrica follia femminista: il diabolico consesso di fighe ritornanti sul piede di una guerra senza quartiere al machismo imperante.
La bella Maddy ottiene di farsi accettare nel gruppo delle cheerleaders della locale squadra di football, sostituendo la ragazza del capitano tragicamente deceduta in allenamento, con il solo scopo di vendicarsi di quest'ultimo. I suoi propositi ostili però, non hanno fatto i conti con i beffardi risvolti di un destino di morte e gli insospettabili poteri magici della sua eccentrica fidanzata wiccan. Mattanza finale.
Remake a più alto budget dell'omonimo lungo d'esordio di Lucky McKee, scritto e diretto insieme all'amico di college Chris Sivertson, è una commedia splatter che ricapitola tanto le contaminazioni naive di una ispirazione nata nel buco del culo dell'assolata e brulla provincia californiana quanto le fisime di un regista da sempre affascinato da una conflittualità sessuale giocata sul piano degli stereotipi sociali e del potenziale iconoclasta e cosmogonico insieme dell'Altra Metà del Cielo (May, The Wood). Lo spunto originale è proprio quello di partire dagli elementi più scontati di una tesi di laurea per cineasti spiantati ma di belle speranze (dal video diario della protagonista ai più classici elementi della teen comedy con scivolamenti nel fantastico) per sovvertine presto i canoni nei malcelati propositi di rivalsa verso il machismo imperante che riduce la figura femminile a mero oggetto del desiderio (le ragazze del capitano) o della discriminazione sessuale (le ragazze 'diverse'). Questo programmatico cambio di prospettiva viene intelligentemente riprodotto attraverso il ricorso alla commistione di moduli narrativi che sposino direttamente (la soggettiva di un incipit da found footage) o più classicamente (per la maggior parte del montato) il punto di vista di una o più vittime di una oppressione sociale che non capiremo bene fino alla fine, ma il cui scopo è chiaramente quello di condurci verso una irrefrenabile escalation di colpi bassi e politicamente scorretti che sostengono la filosofia 'animista' di tutta l'operazione. In lei arde il sacro fuoco dell'arte o ...della vendetta? Insomma, la morte ti fa bella, anzi sanguinaria per un film che sovrappone i piani temporali in un countdown che a fine film ci spiega l'antefatto, colmando le apparenti lacune della sceneggiatura e fornendo un senso compiuto a questa eccentrica follia femminista: il diabolico consesso di fighe ritornanti sul piede di una guerra senza quartiere al machismo imperante. Insomma come trasformare le classiche schermaglie adolescenziali del college movie americano nella caustica messa alla berlina dei suoi stereotipi: una guerra dei sessi tra i campioni dello sport preuniversitario e le loro coreografiche controparti sculettanti; se i primi sono condannati ad una morte certa e dolorosa, le seconde lo sono già da un pezzo ma non vogliono affatto arrendersi all'idea. Pietre colorate e virtù taumaturgiche per un gusto del fantastico che trascende presto nei territori risaputi della horror comedy, non senza originalita' e una sana dose di cattiveria, mischiando a bella posta le contraddizioni classiste della scuola americana, tra amorazzi saffici e stupratori impuniti, tra verginelle bistrattate e freak witches dai poteri wiccan. Montaggio brillante sostenuto da un ammiccante e tambureggiante commento musicale (ricapitolato per intero, con in pù un'aggiunta, nei titoli di coda), per un film acido e scoppiettante che evita saggiamente di prendersi troppo sul serio e che si conclude con l'involontaria e ironica deriva di un finale apocalittico.
Bella e androgina l'australiana Caitlin Stasey si ritaglia un posto d'onore in un cast di giovani proposte abbastanza anonime, seducendo con la stessa foga maschi, femmine ed esseri...d'oltretomba.
Mi dici che cazzo succede?
C'è chi ha scopato, chi è stato ucciso. Io devo andare a ginnastica.
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