Regia di Simon Staho vedi scheda film
film terribile e bellissimo che si regge tutto sulle spalle e i primi piani di questa fantastica e sensuale attrice svedese (che il grande pubblico conoscerà per la trilogia Millennium) Daisy Diamond non è un film facile, è un lungo estenuante pugno alla stomaco
film terribile e bellissimo che si regge tutto sulle spalle e i primi piani di questa fantastica e sensuale attrice svedese (che il grande pubblico conoscerà per la trilogia Millennium)
Daisy Diamond non è un film facile, è un lungo estenuante pugno alla stomaco, una di quelle storie che ti porti a casa all'uscita dal Cinema e ti continua a perseguitare con la forza delle sue immagini potenti, non ci sono grandi movimenti di macchina, non ci sono orpelli, è un film nudo come l'appartamento in cui vive Anna con la sua bambina, un film scarno, essenziale e cupo, molto cupo, non offre alcuna consolazione, non offre nulla che possa indurci a un qualche ottimismo, vuole trasmetterci l'angoscia, la solitudine, il senso di perdita, il rimpianto, l'abisso, l'abiezione... riesce a farlo senza rinunciare al rigore, senza indulgere nell'autocompiacimento, in estetismi inutili, bello come un paesaggio invernale nordico
un film che mi ha colpito e affondato
non per tutti
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