Regia di Michael Cuesta vedi scheda film
E' un film solido e storico, che fa pensare tanto e che mi ha suscitato subito un interrogativo: perchè l'Italia è sempre dipinta come terra di misteri di Stato? Gli USA non sono da meno come ha illustrato magnificamente JFK di Oliver Stone. Una storia americana dal finale amaro, anzi amarissimo. Certo non è un'opera da stropicciarsi gli occhi, ma forse non era questo il target e la finalità del film, che, invece, va ricercata, a mio avviso, in un'indagine storica e giornalistica su un giornalista che, prima è stato incensato e poi è stato distrutto professionalmente e moralmente. Gary Webb non era un santo, ma un bravo e onesto giornalista che ha reso onore alla sua professione e per questo ha perso tutto. Drammatico il finale, con il cartello che recita che il decesso del giornalista è stato classificato come suicidio nonostante siano stati trovati nella sua testa due proiettili. Jeremy Renner capeggia un cast di tutto rispetto, in cui spiccano, per ruoli quasi da Cameo Andy Garcia e Ray Liotta. Tra gli altri, segnalo i ben conosciuti volti di Oliver Platt, Robert Patrick e Mary Elizabeth Winstead.
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