Regia di Antonio Tublen vedi scheda film
TFF 2013 - AFTER HOURS
LFO sta per "Low frequency oscillator", ovvero un oscillatore a bassa frequenza: ora che me lo dico e me lo racconto, non è che la spiegazione dell'acronimo mi aiuti a capire più di tanto, ma è tuttavia sufficiente per introdurmi nel mondo, a me completamente misterioso, di un tecnico del suono dalle abitudini casalinghe, osteggiato dai familiari che ben si adattano a vederlo sempre piu' a lungo relegato nelle sue stanze sotterranee di prova. Con i suoi bizzarri esperimenti, l'ometto scopre poco per volta che un suono dotato di una particolare frequenza e' in grado di ipnotizzare gli esseri viventi che si trovano ad udire quello stridio piuttosto insistente e fastidioso. Vittime di questa sua sensazionale scoperta sono inizialmente una coppia di vicini, moglie avvenente e marito timido, che si ridurranno alla mercé del nostro ambiguo protagonista. Film più affascinante a raccontarsi che a vedersi, piu' interessante per lo spunto accattivante che ne costituisce il presupposto, che riuscito nella forma; colpa forse di una eccessiva sciatteria (certo voluta e costruita scientemente) da film orgogliosamente indipendente che mi pare stia in sintesi solo a rimarcare una orgogliosa ma pure scolastica rappresentazione dell'ascesa a re del mondo dell'ultimo sfigato sulla terra, deriso e allontanato dalla sua stessa stirpe, e per questo cattivo dentro quando puo' finalmente mostrare a se stesso quanto siano mediocri tutti gli altri.
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