Regia di Nick Nostro vedi scheda film
Noto anche come Spartacus e gli invincibili dieci gladiatori, da non confondere con il coevo - sempre girato da Nick (Nicola) Nostro - Il trionfo dei dieci gladiatori, Spartacus e i dieci gladiatori può essere riassunto già con il suo stesso titolo: si tratta infatti di una storiellina non particolarmente articolata di emancipazione di schiavi (quando nei film dell'epoca c'è Spartacus, quello è il nodo centrale della trama), ovviamente personaggi dotati di buoni sentimenti e ideali puri, contro i cattivoni senza cuore (e stupidi) romani. Nel peplum c'è già il germe del western all'italiana, fondamentalmente, e di rado si può apprezzare la cosa come in questo film; per quanto riguarda la sua resa estetica invece è meglio sorvolare. Un cast di perfetti sconosciuti o quasi (Helga Linè, Enzo Fiermonte, Ivano Staccioli sono i nomi principali e c'è anche Salvatore Borghese in un ruolo laterale); una sceneggiatura approssimativa firmata dal regista e da Sergio Sollima, all'epoca noto a Cinecittà proprio come scrittore di lavori di simile stampo; una coproduzione Italia-Spagna-Francia per ridurre i costi delle operazioni fiscali: tutto nella norma, se non lievemente sotto, per gli standard dei tempi. Azione quanto basta, muscoloni in bella vista e belle donne conquistate da onnipotenti energumeni; lieto fine incorporato, come gli sbadigli. 2/10.
In seguito a una rocambolesca fuga, Spartacus e altri dieci gladiatori si aggirano per i dintorni di Roma aiutando la gente del luogo. Nessuno osa denunciare la loro presenza, così il senatore Varrone, infuriato, mette alle loro calcagna un manipolo di uomini pronti a tutti, fra cui altri gladiatori.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta