Regia di Alessandro Rossetto vedi scheda film
Nel nord-est indipendentista e xenofobo ,dominato da una cultura del lavoro che e' solo sacrificio,rinuncia e ossessiva ricerca di "schei",in una terra dove convivono aziende agricole,capannoni industriali e centri commerciali,due ragazze mettono in atto una vendetta che si trasformera' in ricatto,usando il proprio corpo e rischiando la vita stessa.Rossetto (documentarista) preferisce la dimensione da tragedia classica all'affresco sociologico,imbastendo una storia universale,che poteva essere ambientata in qualsiasi altro luogo,evitando uno scavo psicologico piu' profondo ,piu' lento,piu' studiato.Resta pero' uno sguardo insolito nel panorama cinematografico italiano anche per l'uso che fa di dialetti linguistici suggestivi.Lucia e Renata sono involucri bellissimi abitati (e svuotati) dall'ossessione per il denaro,orchestrando un gioco d'incastri voyeristici......ecco (anche) questo mi e' restato alla fine della visione del film,comunque da vedere assolutamente.Voto 7 e mezzo.
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