Un gruppo di giovani del nord est dell'Italia e loro famiglie sono costrette a confrontarsi con i problemi della vita quotidiana in un mondo in continuo cambiamento. In un posto dove tutti hanno segreti ben custoditi, Luisa e il giovane albanese Bilal sono due fidanzati che si nascondono dal mondo mentre Menon li osserva e, spinto dalla gelosia, cerca vendetta per un ricatto sessuale ordito da Luisa con la sua migliore amica. Franco, il padre di Luisa, è scontento del legame della figlia ed è teso per via dei suoi pregiudizi xenofobi. La tragedia si profilerà all'orizzonte per via della solidarietà maschile tra Franco e Menon, capaci di rovinare l'esistenza di tutti coloro che li circondano.
Note
Mix di documentario e finzione, il film è basato sulla tecnica dell'improvising fiction, che immerge i protagonisti in situazioni di realtà, facendo sviluppare le scene pensate senza una precisa direzione ma lasciando aperta la finzione alla fluidità del reale.
Film sperimentale nel cast la brava Lucia Mascino ed una intensa Maria Roveran, film di nicchia passato inosservato un cinema che sembra vero, ma è posticcio .
“Piccola Patria” (2013) è il primo lungometraggio del regista e sceneggiatore padovano Alessandro Rossetto.
In un microcosmo in disparte e lontano dal cerchio s’annida, come non mai, il trambusto desolante, cadaverico, postumo, disperato e defecante del Paese che fu in un nord-est esaltato e in goduria perenne per una… leggi tutto
La provincia che non c’è. Non più una comunità chiusa nelle sue manie e tradizioni, bensì un guscio aperto verso un mondo senza identità, in cui tutto si confonde. Nel film di Alessandro Rossetto un angolo del nostro Nordest si socchiude nella sua nebbiosa informità, per lasciarci intravvedere ciò che resta delle ideologie di quartiere, delle perversioni di famiglia, delle ribellioni di… leggi tutto
Mostra internazionale del cinema di Venezia - Sezione Orizzonti.
Piccola patria è uno dei film italiani presenti nella sezione Orizzonti della 70 Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. E spiace constatare che gli orizzonti, nel cinema italiano si fermano sempre sull’uscio di casa. O in un azzardato atto di coraggio, nell’aia del vicino.
Luisa (Maria Roveran) lavora in un albergo… leggi tutto
Al contempo furba e sincera, la 2ª stag. (5 ep. da ca. 45’ l’uno) di “Monterossi” compie un deciso passo in avanti rispetto alla 1ª (3+3 ep.) e si dimostra più, oltre che adulta…
"Ti piacciono i soldi?", si domandano le due ragazze protagoniste e la risposta è inevitabilmente positiva. Questa può essere una delle scene chiave dell'opera del padovano Alessandro Rossetto, che partendo da uno sguardo documentaristico imbastisce un dramma neo realista nel cuore della realtà veneta, fra razzismo strisciante, mobilifici, tangenziali, pianure, cavalli,…
Renata e Luisa, sono du ragazze che vivono in un paese del Veneto, lavorando qualche ora la settimana, in un hotel a 4 stelle, con tanto di piscina, solarium e grandi locali per cerimonie e meeting vari. Luisa frequenta Bilal, un giovane immigrato albanese; non lo si puo' definire il suo compagno, ma ha con lui rapporti sessuali e di affetto.
Nella loro intimita', la loro alcova e' una roulotte…
Nel nord-est indipendentista e xenofobo ,dominato da una cultura del lavoro che e' solo sacrificio,rinuncia e ossessiva ricerca di "schei",in una terra dove convivono aziende agricole,capannoni industriali e centri commerciali,due ragazze mettono in atto una vendetta che si trasformera' in ricatto,usando il proprio corpo e rischiando la vita stessa.Rossetto (documentarista) preferisce la…
Affresco cinico della provincia italiana del Nord Est. Torbida, cinica, razzista. Un insieme di personaggi gretti che non esitano a calpestare il prossimo per difendere la propria bella faccia o per guadagnare gli sghéi. Con qualche barlume di speranza: Luisa, per esempio: ragazza un po' ingorante, senza grandi aspettative, ma almeno libera dai dogmi di quella brutta società.…
Si inizia con riprese aeree del Nord Est, con le sue geografie imperfette nell’alternanza tra campi coltivati e capannoni industriali. Ma imperfette sono anche le “geografie” umane disegnate nel film. Storie di famiglie inconcluse e di persone inconcluse; e senza speranza; così che man mano che se ne rende conto, nello spettatore cresce il disagio, perché capisce…
quando luisa e bilal vanno a prendere il cugino di questo arrivato clandestino in italia e nascosto in un campo di mais nei pressi di uno spiazzo dove c'è un magazzino di mobili che svende tutto, si sentono rispondere che è venuto in italia a fare il cantante... rap. bilal sa di cosa parla quando gli chiede cosa è venuto a fare. è scettico, ma luisa guarda il suo…
Presentato a Venezia nella sezione "Orizzonti" è arrivato nelle sale (non moltissime, però, a dire il vero e in un periodo non certo di punta qual è la metà di aprile) il primo lungometraggio di Alessandro Rossetto. In una località non precisata del Veneto Luisa e Renata sono due amiche che lavorano sottopagate per un grandhotel, brutto ma con piscina. Renata…
“Piccola Patria” (2013) è il primo lungometraggio del regista e sceneggiatore padovano Alessandro Rossetto.
In un microcosmo in disparte e lontano dal cerchio s’annida, come non mai, il trambusto desolante, cadaverico, postumo, disperato e defecante del Paese che fu in un nord-est esaltato e in goduria perenne per una…
Riprese aeree vertiginose sorvolano un territorio agricolo ed industriale che alterna capannoni rurali a terreni coltivati, casette dai lineamenti semplici e cubiformi con cortili invasi dal cemento grezzo su cui scorazzano animali da giardino ed allevamento: poco oltre, incastonato in quel contesto rural-industriale, si distingue, irrispettoso dell'ordinarieta' circostante e quasi impudicamente…
«Piccola città, bastardo posto». «Povera patria». L’Italia, dentro, non è un paese. È una provincia. E i luoghi di Piccola patria sono quelli del Veneto profondo, la regione in cui in questi giorni si sono improvvisati e falsificati referendum su secessionismo e indipendenza: case unifamiliari e roulotte, hotel e stalle, officine e chiese,…
La provincia che non c’è. Non più una comunità chiusa nelle sue manie e tradizioni, bensì un guscio aperto verso un mondo senza identità, in cui tutto si confonde. Nel film di Alessandro Rossetto un angolo del nostro Nordest si socchiude nella sua nebbiosa informità, per lasciarci intravvedere ciò che resta delle ideologie di quartiere, delle perversioni di famiglia, delle ribellioni di…
Mostra internazionale del cinema di Venezia - Sezione Orizzonti.
Piccola patria è uno dei film italiani presenti nella sezione Orizzonti della 70 Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. E spiace constatare che gli orizzonti, nel cinema italiano si fermano sempre sull’uscio di casa. O in un azzardato atto di coraggio, nell’aia del vicino.
Luisa (Maria Roveran) lavora in un albergo…
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Commenti (1) vedi tutti
Film sperimentale nel cast la brava Lucia Mascino ed una intensa Maria Roveran, film di nicchia passato inosservato un cinema che sembra vero, ma è posticcio .
commento di claudio1959