Anne Elliot (Rogers) dirige una rivista di moda. È tutta dedita al lavoro e nella sua vita c'è pochissimo spazio per gli affetti. Quando incomincia a soffrire di disturbi nervosi, Anne si rivolge a uno psicanalista, il quale, inducendola a scavare nel subconscio, la porterà a liberarsi dal proprio complesso di inferiorità e all'equilibrio di un'esistenza affettivamente serena. Tratto da un "musical" di Ira Gershwin e Kurt Weill, il film è un riuscito tentativo di fusione fra elementi musicali, coreografici e di recitazione tradizionale. Divertente, spettacolare e coinvolgente, con un uso bislacco della psicanalisi e una eccentrica sfarzosità.
Le schiave della città Stati Uniti d'America 1944 la trama: Liza Elliott, direttrice di una rivista di moda, rifiuta l’idea del matrimonio, pur avendo tre corteggiatori di grande classe. Si affida tramite indicazione del suo dottore ad uno psicanalista che le spiega come sia recalcitrante a sposarsi perché teme di violare il tabù edipico.La recensione: Le… leggi tutto
La prima versione cinematografica del musical di Kurt Weill e Ira Gershwin, malgrado il grande successo di pubblico, deluse profondamente sia i critici del tempo sia i molti fan della versione teatrale. In effetti del materiale originale rimane ben poco: la sceneggiatura fu pesantemente riscritta (in parte anche dal regista stesso che però non fu accreditato nei titoli di testa): vennero… leggi tutto
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Se anche a voi piacciono le LOCANDINE, qui ne trovate "quasi" 140. Si alternano le mie preferite (ante 1960) alle più recenti e tutte riguardano film che hanno un solo elemento in…
La golden age del musical è ormai lontana nel tempo, indicativamente localizzabile negli anni ‘50 e ’60, ma saltuariamente qualche oggetto cinematografico ne riprende l’eco e lo sfarzo,…
SPECIALE SCORSESE (appropriato special guest: Paul Schrader)
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Nel capolavoro di Mitchell Leisen, il musical psicoanalitico Lady in the Dark (Schiave della città, 1944) una bambina si aggira solitaria in un circo,… segue
Bello. Tanto bello quanto sconosciuto. E’ una specie di film drammatico con numeri musicali degni del migliore musical. Anzi, essi si distinguono per qualità delle canzoni e ricchezza di invenzioni e scenografie (memorabile la sequenza al circo, dove canta anche Ray Milland!!). La pellicola è interessante anche quanto a materia narrativa e temi affrontati. Il ritratto della…
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Commenti (1) vedi tutti
Le schiave della città di Mitchell Leisen e’ un film da STRAvedere, in un technicolor fantasmagorico e con una Ginger Rogers Top Class.
leggi la recensione completa di claudio1959