Trama
Allettati dalla promessa di una vacanza australiana con i loro zaini sulle spalle, Rutger, Katarina e Paul visitano il famoso cratere di Wolf Creek. La loro avventura da sogno nell'outback australiano prende però una piega orrorifica quando durante il loro cammino incontrano Mick Taylor, il serial killer della zona che nessuno vorrebbe mai incrociare. Chi dei tre sopravviverà alla mattanza, dovrà usare ogni grammo della propria astuzia per averla vinta su Mick e la sua crudeltà.
Approfondimento
WOLF CREEK 2: UN SEQUEL A LUNGO ATTESO
Diretto da Greg McLean e scritto dal regista con Aaron Sterns, Wolf Creek 2 è il seguito a lungo atteso di Wolf Creek, pellicola che nel 2005 ha rivoluzionato gli standard dell'horror fornendo una visione poco rassicurante dell'outback australiano. La storia ci riporta ancora una volta nell'entroterra australiano, in un luogo isolato perfetto per le azioni di un sadico serial killer con un debole per il sangue. Annoiati dalla città, i giovani e idealisti Rutger e Katarina aspirano a esplorare il cuore del Paese e organizzano un indimenticabile viaggio nel desolato parco nazionale di Wolf Creek. Lontani dalla civiltà, qui possono ammirare panorami mozzafiato e vasti spazi aperti, che però celano un grande pericolo all'ombra: lo psicopatico Mick Taylor, l'ultima persona al mondo che chiunque vorrebbe incontrare. Per Mick, la vita umana è solo un mezzo per dare sfogo alle sue sadiche passione e se ne accorgeranno presto i due incauti viaggiatori e l'escursionista Paul Hammersmith, testimone di una "festa" a cui non avrebbe mai voluto essere invitato.
Con la direzione della fotografia di Toby Oliver, le scenografie di Rob Webb, i costumi di Nicola Dunn e le musiche composte da Johnny Klimek, Wolf Creek 2 è stato presentato in anteprima internazionale e fuori concorso al Festival di Venezia 2013, occasione durante la quale lo stesso regista ha manifestato il suo pensiero sull'opera: «Wolf Creek 2 è un'esplorazione della suspense cinematografica ma dirigere un sequel di un film così popolare impone una serie di difficoltà a livello creativo. Si deve rispettare tutto ciò che è stato fatto con il primo capitolo ma allo stesso tempo vi è il bisogno di ampliare l'idea originale e di esplorarla nella maniera più completa possibile.
Come nel primo film, Wolf Creek 2 presenta il paesaggio come un personaggio ben distinto e potente. I viaggiatori sono attratti dall'outback australiano, considerano il paesaggio esotico alla stregua di un paradiso e ignorano di come invece possa rapidamente trasformarsi nel teatro di un incubo in cui occorre lottare per la propria sopravvivenza. In tal senso, Mick e il paesaggio sono una cosa sola. I personaggi che attraversano il deserto o che interagiscono con Mick lo fanno a loro rischio e pericolo: entrambi possono trasformarsi in qualcosa di terrificante in un batter d'occhio. Quello che sembra un paradiso è in realtà un inferno sotto mentite spoglie, un concetto ben raccontato dai primi coloni australiani le cui storie dalla violenta e agghiacciante fine testimoniano come il perdersi nel deserto sia qualcosa di ancorato nella memoria della cultura australiana. Mick rappresenta dunque il nostro incubo culturale collettivo, il nostro "uomo nero".
Il personaggio di Mick Taylor è una rappresentazione della natura dell'identità nazionale australiana: i concetti del passato coloniale, i rancori storici e le profonde cicatrici culturali della nazione si celano sotto l'apparenza dell'affabile e bravo ragazzo Mick Taylor».
In Wolf Creek 2 a interpretare Mick Taylor è ancora una volta l'attore John Jarratt mentre Paul ha il volto di Ryan Corr e i giovani Rutger e Katarina di Philippe Klaus e Shannon Ashlyn.
Note
Dieci anni dopo la sua personale (ma nemmeno tanto) versione di Non aprite quella porta, Greg McLean torna ad affilare i coltelli di Wolf Creek abbandonando ogni discorso filologico e virando verso altri lidi. Un cambio di direzione salvifico e arguto, con cui si smarca dai meccanismi più logori e da ogni autocensura narrativa, finendo per corteggiare il road movie, Duel, The Hitcher, il western e la black comedy grondante sangue.
Trailer
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Commenti (4) vedi tutti
Siiiiii. Questo è un horror coi fiocchi Lui mi fa troppo ridere .." secca come la passera di una vecchia suora La scena dei canguri si poteva evitare. Lasciate stare gli animali e fate a pezzo gli umani di merda Comunque consiglio il film. Voto 7.5
commento di PepsinaPiù ironico, più divertente e più spaventoso del primo.
leggi la recensione completa di BarkilphedroUna delusione pazzesca. Il "fantasma" non esiste più. Tutto più brutale, più violento, più gore. Di una mediocrità imbarazzante. Sconcertante l'apprezzamento.
commento di GoonieAleMigliore del primo,solo il giochetto degli indovinelli verso la fine mi è sembrato fuori luogo.John jarrat il pazzo di turno, somiglia molto a Gene Hackman per grinta e carisma.
commento di wang yu