Espandi menu
cerca
Con il fiato sospeso

Regia di Costanza Quatriglio vedi scheda film

Recensioni

L'autore

alan smithee

alan smithee

Iscritto dal 6 maggio 2011 Vai al suo profilo
  • Seguaci 318
  • Post 218
  • Recensioni 6666
  • Playlist 21
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Con il fiato sospeso

di alan smithee
6 stelle

Con lo stesso stile ibrido ed interessante de “La fabbrica dei tedeschi” di Mimmo Calopresti, a proposito dello scandalo/tragedia ThyssenKrupp, la brava documentarista siciliana Costanza Quatriglio ci film un falso documentario riguardante un argomento meno eclatante del precedente, ma affine quanto a tragiche circostanze e conseguenze letali.

Facoltà di Farmacia: lo scandalo perpetrato da docenti universitari nei confronti di laureandi e studenti, costretti a lavorare come cavie strettamente a contatto con sostanze chimiche rivelatesi poi letali, al fine di portare avanti una ricerca i cui benefici eventuali andranno ad onere dei professori, mentre i danni, prettamente e mortalmente fisici, saranno tutti da gestire da parte degli interessati, contaminati spesso in modo irrecuperabile e destinati a perire dopo inutili cure e sofferenze indicibili.

Il mediometraggio alterna una finta intervista in cui l’ottima ed intensa Alba Rohrwacher interpreta una studentessa contaminata da sostanze rivelatesi letali: i sacrifici di una giovane per continuare a studiare all’interno di una famiglia di umili origini, i sacrifici, l’anonimato di un lavoro sfiancante i cui benefici appartengono unicamente al professore che ha commissionato quel “lavoro sporco” e rischioso: analisi di laboratorio eseguite senza le precauzioni necessarie su sostanze in seguito rivelatesi letali per la salute.

I tentativi da parte di un’amica musicista e cantante,  pure lei studentessa di farmacia, ma decisa a lasciare da parte questa trappola senza ritorno, di dissuadere la ragazza si scontrano con l’orgoglio di questa ed il senso del dovere che la spinge a portare a termine quel calvario per un buon fine futuro che la ripaghi di sacrifici e sofferenze.

E poi, tramite la voce di Michele Riondino, seguiamo le testimonianze di un altro laureando deceduto nel 2003 a seguito di un avvelenamento da sostanze cancerogene: un martirio che lo ha condotto sino negli Usa per cercare un rimedio rivelatosi poi inutile.

Fatti veri, responsabilità accertate, processi ancora in corso, tutto documentato senza enfasi ma restando attinenti alla .realtà drammatica dei fatti.

Ottima testimonianza per un prodotto di docu-fiction molto intenso, interessante e drammatico che conferma la validità e le notevoli capacità narrative della Quatriglio.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati