Regia di Costanza Quatriglio vedi scheda film
nel laboratorio di chimica dell'università di catania si muore. il laureato e/o il dottorando lavorano 8/9 ore al giorno per sei giorni la settimana nel laboratorio e si ammala e muore. il cittadino non fa in tempo a ribellarsi perchè nel frattempo è morto. il padre di emanuele aveva fatto le foto al figlio mentre si trovavano negli stati uniti per le cure, per dimostrare come all'estero si guarisce, ma emanuele nel frattempo è morto. titoli da quotidiano o titoli di film di denuncia simil poliziottesco. costanza quatriglio ci racconta cosa è successo in quel laboratorio, tra quelle mura che significano un futuro e che si sono rivelate invece delle forbici mal arrotate e arrugginite che prima di uccidere delle persone le ha lasciate con il fiato sospeso. sospeso tra miasmi cancerogeni in un ambiente inadatto. quatriglio ha sperimentato un racconto che è tra il documentario e la drammatizzazione tipica di certi canali come history channel. viene prepotentemente davanti agli occhi uno dei segmenti di masters of horror di joe dante, in cui marines uccisi in guerra tornavano dalle tombe, ma non per sbranare i vivi, bensì per andare a votare. mi immagino più i morti di questa brutta, triste e squallida vicenda che dall'aldilà guardano a ciò che sta "succedendo" con un misto di rassegnazione(tanto siamo già morti)e feroce, sarcastico divertimento(chi muore giace e l'incriminato si da pace).
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