Regia di Costanza Quatriglio vedi scheda film
Il film rappresenta un'importante denuncia delle condizioni in cui lavoravano i giovani studenti e dottorandi di chimica all'università di Catania.
A parte questo merito indiscutibile, nella mezz'ora (che già è breve) la regista indugia in lunghe inquadrature dell'amica punk (che dopo tutto ha un ruolo marginale), del gatto, della chiave sulla porta, ecc. Una ricerca estetica che non ha niente a che vedere con la trama.
Avrei preferito che ci raccontasse qualcosa di più della vicenda (come si sono accorti di essere ammalati, se hanno denunciato, come è andata l'inchiesta e così via).
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