Regia di Costanza Quatriglio vedi scheda film
Durante la preparazione della tesi di laurea, Stella (Rohrwacher), una studentessa di Farmacia, si rende conto di quanto siano insalubri i laboratori di chimica nei quali svolge le sue attività. Ogni allarme, suo e dei suoi colleghi, viene archiviato dai professori come "mera coincidenza". Fino a quando la storia di Stella non si incrocia con il diario di un dottorando (voce fuori campo fin troppo impostata, affidata a Michele Riondino), con gravissimi problemi di salute.
Il cortometraggio di Costanza Quatriglio è un mockumentary che trae spunto dalla vera storia di un ragazzo dell'università di Catania (Emanuele Patanè), morto nel 2003 a causa della continua esposizione a solventi e reagenti. La formula della finta intervista funziona grazie all'interpretazione di impressionante realismo di Alba Rohrwacher, ma il film sconta diverse ingenuità, una cifra autoriale sovraccarica (tuta la parte relativa alla coinquilina di Stella, una ragazza punk che la esorta a stare meno in laboratorio, è a dir poco sovradimensionata) e uno scarto eccessivo tra l'interpretazione, anche vocale, della Rohrwacher e quella di Riondino.
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