Stella studia Farmacia all'università e nel momento in cui deve preparare la tesi si ritrova inserita in un gruppo di ricerca, dove si rende conto che nei laboratori di chimica qualcosa non va. L’amica Anna, che ha lasciato gli studi per suonare in un gruppo indie-punk, vorrebbe che Stella smettesse di passare le giornate in laboratorio ma Stella non vuole rinunciare al suo sogno. La sua storia si intreccia con il diario di un giovane dottorando che ha già percorso la strada in cui Stella si imbatterà.
Note
Con il fiato sospeso è un documentario per interposta persona, in cui la vita degli uomini e delle donne coinvolte, in molti casi spezzata dalle malattie contratte in laboratorio, è momentaneamente messa in scena da attori. Tutto è accaduto realmente, il processo per l’accusa di discarica non autorizzata è ancora in corso. E l’opera di Costanza Quatriglio è una felice anomalia, mediometraggio che, dopo il passaggio a Venezia 2013, giunge in sala tramite distribuzione “on demand” e piazza un altro importante tassello nell’esplorazione, da parte di un pubblico che si spera sia in crescita, del ricco e vitalissimo cinema italiano del reale.
Il dramma dell’amianto, dei giovani ricercatori che si ammalano di cancro nei laboratori universitari, in un breve documentario che serve per non dimenticare, e come monito per un futuro dove tutto questo non accada più. Voto 7-/10.
"Non voglio puntare il dito contro l'Università di Catania, ma porre la vera questione: l'Italia non è un Paese attrezzato per gestire il progresso. Perché quello che è successo a Catania prescinde perfino dalla logica del profitto che, se non giustifica, almeno spiega il dramma di siti industriali come l'Ilva e Marghera"
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Con lo stesso stile ibrido ed interessante de “La fabbrica dei tedeschi” di Mimmo Calopresti, a proposito dello scandalo/tragedia ThyssenKrupp, la brava documentarista siciliana Costanza Quatriglio ci film un falso documentario riguardante un argomento meno eclatante del precedente, ma affine quanto a tragiche circostanze e conseguenze letali.
Facoltà di Farmacia: lo… leggi tutto
Il film rappresenta un'importante denuncia delle condizioni in cui lavoravano i giovani studenti e dottorandi di chimica all'università di Catania. A parte questo merito indiscutibile, nella mezz'ora (che già è breve) la regista indugia in lunghe inquadrature dell'amica punk (che dopo tutto ha un ruolo marginale), del gatto, della chiave sulla porta, ecc. Una ricerca estetica che non ha… leggi tutto
Con lo stesso stile ibrido ed interessante de “La fabbrica dei tedeschi” di Mimmo Calopresti, a proposito dello scandalo/tragedia ThyssenKrupp, la brava documentarista siciliana Costanza Quatriglio ci film un falso documentario riguardante un argomento meno eclatante del precedente, ma affine quanto a tragiche circostanze e conseguenze letali.
Facoltà di Farmacia: lo…
"Non voglio puntare il dito contro l'Università di Catania, ma porre la vera questione: l'Italia non è un Paese attrezzato per gestire il progresso. Perché quello che è successo a Catania prescinde perfino dalla logica del profitto che, se non giustifica, almeno spiega il dramma di siti industriali come l'Ilva e Marghera"
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nel laboratorio di chimica dell'università di catania si muore. il laureato e/o il dottorando lavorano 8/9 ore al giorno per sei giorni la settimana nel laboratorio e si ammala e muore. il cittadino non fa in tempo a ribellarsi perchè nel frattempo è morto. il padre di emanuele aveva fatto le foto al figlio mentre si trovavano negli stati uniti per le cure, per dimostrare come all'estero si…
"Con il fiato sospeso" diretto nel 2013 da Costanza Quadriglio,devo dire che mi è piaciuto molto. La storia tratta che Stella studia Farmacia all'università e nel momento in cui deve preparare la tesi si ritrova inserita in un gruppo di ricerca, dove si rende conto che nei laboratori di chimica qualcosa non va. L’amica Anna,musicista,che ha lasciato gli studi per suonare in…
Il film rappresenta un'importante denuncia delle condizioni in cui lavoravano i giovani studenti e dottorandi di chimica all'università di Catania. A parte questo merito indiscutibile, nella mezz'ora (che già è breve) la regista indugia in lunghe inquadrature dell'amica punk (che dopo tutto ha un ruolo marginale), del gatto, della chiave sulla porta, ecc. Una ricerca estetica che non ha…
Un docufilm che in mezz'ora circa condensa un'intensità di emozioni e di rabbia fuori dal comune. Psichedelico e riflessivo allo stesso tempo. Una prova di coraggio e un atto di denuncia da premiare. Magari ci fossero maggiori iniziative di questo tipo nel cinema di oggi! Assolutamente da vedere...per riflettere.
Durante la preparazione della tesi di laurea, Stella (Rohrwacher), una studentessa di Farmacia, si rende conto di quanto siano insalubri i laboratori di chimica nei quali svolge le sue attività. Ogni allarme, suo e dei suoi colleghi, viene archiviato dai professori come "mera coincidenza". Fino a quando la storia di Stella non si incrocia con il diario di un dottorando (voce fuori campo fin…
Emanuele Patanè è morto nel 2003, a 29 anni, per un tumore ai polmoni. Era dottorando alla facoltà di Farmacia dell’Università di Catania; facoltà i cui laboratori sono stati messi sotto sigillo nel 2008 per sospetto inquinamento ambientale. Emanuele è il protagonista di Con il fiato sospeso:?la sua voce narrante ripercorre i mesi da studente, la fiducia nei docenti nonostante le…
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Il dramma dell’amianto, dei giovani ricercatori che si ammalano di cancro nei laboratori universitari, in un breve documentario che serve per non dimenticare, e come monito per un futuro dove tutto questo non accada più. Voto 7-/10.
commento di alexio350