Regia di Steven Knight vedi scheda film
Un auto un viaggio un telefono un attore...le premesse per il disastro, ne esce un filmone.
Ivan Locke (uno straordinario, al solito, Tom Hardy) è in auto: nell’unica volta che ha tradito sua moglie, ha messo incinta una sconosciuta, che ora, tra poche ore, sta per partorire suo figlio/a. Si sente responsabile, per quello che è comunque suo figlio; la scelta di essere presente al parto metterà in discussione la sua attuale famiglia e anche il suo lavoro, che ha un appuntamento inderogabile e vitale per il giorno dopo, che però lui perderà. Questa è un po’ la base di partenza di un magnifico film che prevede in scena il protagonista, e basta. Degli altri si sentono solo le voci, nelle varie telefonate. Sic stantibus rebus, uno si immagina una cagata, o un film pesante, o noioso, insomma non una cosa da 8/9, che è il suo voto o almeno quello che darò io. Film molto adulto e maturo, nei dialoghi e nelle situazioni, si avvale di belle riprese (il regista è riuscito nell’impossibile, riprendere sempre la stessa situazione, ma variando), di gran musiche, di una sceneggiatura attenta e ovviamente di un attore fantastico, che permette che il tutto sia credibile e non naufraghi. Bello bello, dura anche poco, secondo me; avrei voluto vedere cosa succede, il finale è piuttosto aperto e noi, un po’ come il protagonista, non sappiamo cosa succederà veramente il giorno dopo. Gran film.
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