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Locke

Regia di Steven Knight vedi scheda film

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jack kerouac

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La recensione su Locke

di jack kerouac
4 stelle

Va bene, il mondo è fatto così. Il film più applaudito a Venezia, secondo Repubblica, a me non è piaciuto. Vi spiegherò brevemente i motivi, senza che dobbiate per forza salire in auto per creare atmosfera. Anzi, se mi dite che quando siete in auto non vi è mai capitato di parlare o bofonchiare da soli, non vi credo. Dovreste vedere me: in confronto al protagonista che parla col padre morto rinfacciandogli le peggio cose, vi dico solo che se Joyce e la sua stream of consciousness mi avessero visto, ci avrebbero scritto un altro Ulisse. Comunque, questo signore, la sua auto e il suo stramaledetto telefono devono fare un viaggio lungo un'ora e mezza, che vi si dipanerà piano piano nel corso del film. Fino a quella sera, questo signore è rispettabilissimo, ammirato per il suo lavoro, amato come padre e come marito. Un modello, insomma. Ma, quasi come una maledizione, appena mette in moto la macchina, tutto crolla. Lui per primo, e come un domino, tutto quello che lo circonda. Sembra che stia fermo nel bel mezzo dell'autostrada, mentre le luci della città e delle altre macchine sulla corsia lo sorpassano, sapendo che direzione prendere. Anche lui lo sa, è determinato, e se tutto ciò gli manderà a scatafascio la sua vita, non importa. L'importante è arrivare dove si è prefissato, anche se non sa chi o cosa lo aspetta. E quindi, le benedette relazioni fisiche prendono forma di un telefono che squilla in continuazione: il suo datore di lavoro, che lo scarica, sua moglie, che lo scarica, i suoi figli, che lo aspettano a casa, pian piano lo scaricano. Solo due persone credono ancora in questo uomo pignolo e superiore: la donna che ha messo incinta e il suo compagno di lavoro su cui scarica tutta la sua frustazione e la responsabilità. Non so se ci sia un sottotesto nel lavoro che lui fa ( costruire casa, dove forse il palazzo simboleggia la sua vita e se crolla in qualche modo crolla pure lui) oppure nelle sue passioni ( il calcio, dove il giocatore che va dritto al gol forse simboleggia la sua determinazione), ma io l'ho trovato un film noioso, ripetitivo, e nonostante la trovata delle allucinazioni quesi grottesco. Avrei voluto lasciarmi andare anche io on the road, ma tutto quello che sono riuscito a fare una volta uscito dal cinema è stato salire in macchina e non addormentarmi ulteriormente.

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