Regia di Alexandros Avranas vedi scheda film
Quando la piccola Angeliki si butta dalla finestra il giorno del suo compleanno, emergeranno le nefandezze che l’hanno portata al tragico gesto e che si annidano nel tessuto malato della sua famiglia. Miss Violence procede secondo un climax crescente, ma sempre pacato, che vuole mostrarci - attraverso una serie di episodi disfunzionali - la figura di un mostro, di un orco, il capofamiglia. Fin quando, improvvisamente, irrompe una scena di violenza sessuale, e di incesto, davvero tremenda, paragonabile solo a quella mostrata da Gaspar Noé nel suo Irreversible. Miss Violence raggiunge il suo scopo, mostrandoci quanto lordume si può nascondere dietro la maschera di una tranquilla famiglia borghese, entrando sotto la pelle dello spettatore: è un film che trasuda malessere a ogni scena. Forse il regista greco Alexandros Avranas è stato influenzato dalle opere del collega Yorghos Lanthimos, suo connazionale, ma certo Miss Violence è un quadro a se stante perfettamente riuscito, e che non si può dimenticare facilmente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta