Regia di Alexandros Avranas vedi scheda film
Ennesimo bel film greco, dall'atmosfera particolare e malsana.
Però questi greci. E’ un po’ che mi capitano film interessanti, dall’Ellade, e anche questo, di qualche anno fa, non è da meno. La storia prende da subito: una ragazzina di 11 anni, in un compleanno in famiglia, viene festeggiata ma lei è molto triste: il suo unico sorriso appare non appena si butta dal palazzo, suicidandosi. La famiglia in questione, si scopre, è molto strana e man mano che il film procede, si capisce che è forse formata da persone anaffettive; ma poi si iniziano a nutrire altri sospetti, che man mano vengono confermati, in una vera discesa nell’orrore. Il film è stato giustamente descritto come un thriller psicologico, un vero trattato su come si possono fare violenze e soprusi senza sangue (su questo il film è veramente singolare, pure quello che esce dal corpo della suicidata, se notate, NON è rosso!). Alla fine è un film che lascia il segno, un bel film da 7,5, direi, che si avvale di un cast in gran forma, una bella sceneggiatura, una gran regia…bello e ben confezionato. Partecipò a Venezia, quando vinse Sacro GRA (inferiore a questo, direi), ma dove comunque si aggiudicò il premio per la migliore regia e il migliore attore. Film d’essai, in definitiva, apprezzato da critica e pubblico, ritrovabile su Amazon.
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