Mentre i rivoluzionari conquistano Mosca, nel 1917, in Crimea si gira un melodramma, "Schiava d'amore". Protagonista è Olga, una diva del momento, innamorata dell'operatore Viktor, che è in realtà un attivista bolscevico in possesso di filmati clandestini che consegna a Olga prima di essere catturato. Esordio di Mikalkhov, che sfrutta l'espediente del "cinema nel cinema" come filtro ironico per una affettuosa rievocazione della Russia alle soglie della rivoluzione.
Gli ultimi fuochi del cinema muto russo durante la guerra civile, il quale sarebbe stato presto spazzato via dal bolscevismo e dai nuovi canoni artistici.
Film di delicato manierismo, sobria parabola sull'arte e sul potere,Schiava d'amore (1976) rivisita la "fabbrica dei sogni" all'epoca del muto riproponendola come metafora dell'intera esistenza umana.
E probabilmente questa è stata la tentazione suggestiva che ha sedotto il regista (all'epoca delle riprese trentenne) inducendolo a girare questa interessante opera di "cinema nel… leggi tutto
Nel film di Mikhalkov si può intravedere anche una critica al regime comunista (i bianchi del 1918 uguali ai rossi del 1976?), ma quel che più conta è che a un certo punto non si distingue più tra cinema e realtà: i soldati controllano gli artisti, ma l'operatore riprende i soldati che compiono delle esecuzioni sommarie (il personaggio alla fine verrà tradito per trenta denari e rinnegato… leggi tutto
Russia, Autunno 1918: la Guerra Civile è scoppiata e le Guardie Bianche lottano ferocemente per arginare l'avanzata dei Bolscevichi, i quali hanno appena conquistato Mosca. In Crimea le truppe reazionarie tengono ancora sotto controllo la zona, perseguitando gli abitanti sospettati di appoggiare i rivoluzionari. In questo clima precario e surreale, una sgangherata troupe…
Una raccolta sui film in cui vengono raccontati i retroscena, i dietro le quinte, i trucchi, la lavorazione, le storie degli attori durante il lavoro: tutto ciò che riguarda la costruzione dell'opera…
"Preferisco pensare che Dio non sia morto, ma solo ubriaco." ~ John Huston
Accorrono cineasti da ogni angolo del pianeta solo per consigliarci film. Un messicano, un inglese, un tedesco, un…
Bello questo ritratto d'epoca, ambientato alle soglie della Rivoluzione d'Ottobre, mentre fervevano gli scontri tra bolscevichi e bianchi. Come altri film di Michalkov, c'è sì un protagonista ma a malapena, perché i personaggi sono molti. L'inquadratura è molte volte popolata da svariate figure che si muovono spesso in modo indipendente tra loro (come sul set del film…
Cinema cannibale, che si nutre di se stesso. Cinema che racconta il cinema, che mostra il cinema, che mostra il farsi del cinema. Storie contenute dentro a storie che parlano di storie che si riferiscono a storie....…
Film di delicato manierismo, sobria parabola sull'arte e sul potere,Schiava d'amore (1976) rivisita la "fabbrica dei sogni" all'epoca del muto riproponendola come metafora dell'intera esistenza umana.
E probabilmente questa è stata la tentazione suggestiva che ha sedotto il regista (all'epoca delle riprese trentenne) inducendolo a girare questa interessante opera di "cinema nel…
Nel film di Mikhalkov si può intravedere anche una critica al regime comunista (i bianchi del 1918 uguali ai rossi del 1976?), ma quel che più conta è che a un certo punto non si distingue più tra cinema e realtà: i soldati controllano gli artisti, ma l'operatore riprende i soldati che compiono delle esecuzioni sommarie (il personaggio alla fine verrà tradito per trenta denari e rinnegato…
il tetto di un palazzo. il sole che va giù e intanto lancia gli ultimi raggi rossi tra i nuvoloni grigio-blu carichi d'acqua. 3 gradi. vento gelido che screpola la pelle del viso e delle mani. il mio uomo impugna…
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Commenti (3) vedi tutti
Un appassionante dramma metacinematografico ambientato ai tempi della Guerra Civile Russa e diretto con maestria da Nikita Mikhalkov.
leggi la recensione completa di George SmileyGli ultimi fuochi del cinema muto russo durante la guerra civile, il quale sarebbe stato presto spazzato via dal bolscevismo e dai nuovi canoni artistici.
leggi la recensione completa di BalivernaVoto 6. [09.06.2012]
commento di PP