Regia di Victor Fleming vedi scheda film
Un classico di certo cinema d’epoca, che poi è la storia eterna di certe produzioni, che anche oggi si raccontano, e che sono le fondamenta di un certo tipo di cinema. Il triangolo fra coppia borghese che si trova in una situazione naturale e selvaggia, che mette a nudo le vere radici delle personalità che di fronte alla natura si trovano scoperte nel corpo e nei veri sentimenti. Qui il triangolo è fatto in Indocina, con la coppia che si trova in mezzo alla jungla con uno scapestrato ed irresistibile Gable, mascalzone simpatico e rude, che ha a portata di mano una donna, all’apparenza facile e disponibile e che conosce il mondo, al pari di Gable, e cioè una Harlow senza peli sulla lingua, truccatissima, biondissima ed eccessiva in tutto. La bionda è cotta del mascalzone, ma lui non risponde, anzi è attirato dalla signora per bene, che casca nella rete ed anche lui ne rimane affascinato, per la figura diversa a cui non è abituato a frequentare. Il terzetto, che poi nella realtà diventa quartetto, va vanti per la strada tracciata, fino a quando uno scrupolo urgente è preso dal mascalzone e qui la situazione, moralisticamente parlando, si adegua alle regole. Il film fa il suo percorso con ironia, anche se la morale sentimentale si aggrappa spesso alla storia, fino al finale quasi drammatico, ma regia e sceneggiatura si bilanciano bene ed il sorriso, anche nei moneti cruciali, rimane sulle nostre labbra. Due attrici diverse affrontarono il remake, non eccezionale di Ford, la Gardner e la Kelly
una storia che diventerà nota anche in altri film
una regia da professionist, niente di più
nessuno lo potrebbe sostituire, senza far calare il livello
la cinica fatalona, super truccata e super bionda come le fa notrare lo stesso Gable
il marito debole
signora per bene, ma senza sexy appeal
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