Regia di Nicole Holofcener vedi scheda film
«Non mi interessa la tv contemporanea» spiega Albert, che per mestiere archivia vecchi show americani, a Eva. E il sorriso intertestuale scatta istantaneo, perché a rimbalzarsi questo dialogo sono James Gandolfini e Julia Louis-Dreyfus, attori che hanno contribuito alle vette dei due macrogeneri della tv contemporanea, rispettivamente I Soprano (drama) e Seinfeld (comedy). In Non dico altro sono una coppia di divorziati alle prese con il secondo amore e con una crisi di mezza età resa ineludibile dalla partenza delle figlie per il college. Si incontrano, si piacciono, iniziano ad accomodarsi l’uno nella vita dell’altra, se non fosse che l’ex moglie di lui («un TripAdvisor amoroso») mina involontariamente il rapporto, facendo leva sull’umanissima paura di ri-farsi male e sull’ineluttabile tendenza a fare scelte sbagliate.
Julia Louis-Dreyfus si fa via via più autentica e sgradevole, James Gandolfini riluce di tenerezza malinconica, accentuata dalla lancinante consapevolezza che non vedremo altre sue prove d’attore. Il contesto non è all’altezza delle star: i personaggi secondari sono abbozzati o al limite del macchiettistico (vedi la poetessa radical chic di Catherine Keener), qualche spunto interessante viene abbandonato lungo la strada. Ma la grandezza dei due interpreti principali accende di vita questa commedia agrodolce sulle seconde possibilità, lasciandoci in eredità un’accoppiata di caratteri buffi, banalmente dolci, irresistibilmente “normali”.
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