Regia di Ui-seok Jo, Byung-seo Kim vedi scheda film
Il detective capo Hwang è a capo di una squadra speciale di poliziotti dedita al pedinamento. Privi di armi, senza divisa, e con un metodo molto ortodosso nella gestione del pericolo (rischi praticamente azzerati), inseguono i criminali per carpire le informazioni utili, fino all'arresto. Tutti i membri hanno nomi in codice abbastanza buffi , che si rifanno al mondo animale. Nella squadra viene arruolata una nuova recluta, "porcellino", dalle acute doti investigatrici, proprio a ridosso di una rapina in banca sulla quale lo strambo "pool" dovrà indagare.
Ma la banda di rapinatori è guidata da un leader silenzioso, anch'egli pedinatore ed osservatore , come i poliziotti, ; spietato, implacabile, ed anonimo. Almeno fino a quando "porcellino" si mette sulle sue traccie.
Il film è un vero e proprio gioiello: il continuo alternarsi della narrazione e dei punti di vista incrociati tra polizia e rapinatori è esaltante per energia e dinamismo. La tensione dei pedinamenti e delle imboscate è restituita appieno, grazie anche a continui cambi di ripresa ed un lavoro in fase di montaggio favoloso (premiato all' Asian Film Awards nel 2014) . Quando poi l'azione esplode in strada è furibonda, reale, magnifica.
I protagonisti sono tutti credibili, ed è spettacolare il boss a capo dei rapinatori , Jung Woo Sung, attore che nella sua glacialità fa quasi accapponare la pelle.
Anche la riflessione sul metodo di indagine e la condivisione di informazioni in un mondo ultraconnesso è eccellente e messa in scena con un gusto estetico che quasi fa invidia alla migliore hollywood.
Il regista dimostra, a differenza di altri suoi colleghi più blasonati, come un prodotto coreano possa imporsi senza l'impiego di ultra violenza .
Un must per tutti gli amanti del cinema asiatico. Che dire? vedetelo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta