Regia di Fausto Brizzi vedi scheda film
Tendo solitamente ad evitare le commedie italiane ma il trailer di quest’ultimo film di Fausto Brizzi, aveva incuriosito la mia voglia di “leggerezza cinefila” che soddisfo raramente anche se, almeno ultimamente, in modo più assiduo. Così mi sono servita di mezzo extra-sala-cinematografica e tra una portata e l’altra del pranzo di Natale, mi sono abbandonata alla visione della pellicola natalizia priva di panettone, di parolacce e volgarità che hanno sempre rappresentato i film prodotti da De Laurentiis. Anche se la trama non spicca di originalità e ci si destreggia tra fidanzati, figli e fratelli neo legittimi, la formula di presentazione e la rappresentazione stessa, risultano piacevoli e delicati con la giusta dose di risate e riflessione. E se Abatantuono e Bisio servono solo per il nome che portano e Buccirosso finisce per fare da tappabuchi limitandosi a qualche battuta sommessa, la vera sorpresa è Raoul Bova che col suo personaggio disabile, interpretato in modo credibile e affascinante, serio e commovente, sbaraglia commenti critici e dubbi di chi storceva il naso. Bravissima anche Cristiana Capotondi, la loro coppia è la più frizzante e naturale. Piacevolissima anche la Finocchiaro, sempre in parte, e la Gerini che potrebbe fare di meglio, ma qui basta. Con un cast così il successo al botteghino è assicurato ma si finisce per dare a tutti ruoli talmente miseri da essere offuscati dalla storia di Francesco che finisce per diventare il fulcro di tutta la pellicola. Tutto sommato è carino, anche se ritengo sbagliata la distribuzione degli spazi recitativi e troppo banale la trama di fondo. Resta il fatto che Brizzi ha fatto un lavoro pulito e simpatico che strappa qualche sorriso e alcune riflessioni. Speriamo solo non ci prenda gusto… questo basta e avanza.
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