Regia di Robert Clouse vedi scheda film
Che ricordi è il film di arti marziali peggio realizzato che abbia mai visto, anche se sulla carta pareva promettere molto bene visti i nomi coinvolti. Il regista era infatti il Robert Clouse de I 3 DELL'OPERAZIONE DRAGO mentre il cast includeva diversi volti noti nel genere come Richard Norton, Conan Lee e John Barrett. Il protagonista era invece Kurt Thomas, un atleta olimpionico di ginnastica artistica qui al suo primo e ultimo film. Inoltre l'idea di unire le acrobazie di quello sport con le arti marziali si rivela sicuramente vincente e molto spettacolare, non necessitavano quindi particolari abilità per riuscire ad ottenere una pellicola che si collocasse almeno sulla sufficienza. Ci si ritrova invece davanti ad un prodotto veramente demenziale, con una sotria campata in aria e sviluppata in maniera a dir poco grottesca e surreale. La trama, incredibile, vede l'agente Jonathan Cabot venier mandato dal governo americano in un minuscolo paesello del Parmistan. L'obiettivo sarebbe quello di far si che il posto diventi una base dell'esercito per potenziare le difese contro i nemici della Guerra Fredda. Cabot è stato scelto propio per il suo passato da atleta: nel villaggio vige infatti un'usanza detta, "the game", che consiste in una sorta di caccia all'uomo verso i nuovi arrivati. Questi, se riescono a sopravviere, hanno il diritto di esporre una qualsisasi richiesta. Cabot comincia così a sottoporsi a duri allenamenti per raggiungere poi il luogo, accompagnato da una giovane principessa in cerca del padre. Una volta arrivato si scontra però con Zamir (Richard Norton) uno psicopatico che detiene il potere con un esercito personale di ninja. Dopo un inizio discreto, il film si fa sempre più strampalato sconfinando presto tutti i limiti del ridicolo. Assurda poi la rappresentazione del villaggio in cui tutti i suoi abitanti sono uno più brutto dell'altro e assolutamente inguardabili, ci si chiede infatti dove siano andati a selezionare le comparse. La parte "migliore" è comunque quella del finale dove il protagonista, ormai unico sopravvissuto al folle gioco, entra in una specia di castello dove viene cirdondato dall'orrenda popolazione locale. Qui si tentano atmosfere horror, che però sono di quanto più involontariamente comico mi sia capitato di assistere da un bel pezzo a questa parte. Su uno sfondo tetro si comincia con uno munito di coltello che attacca goffamente il protagonista ma resta impigliato ad un tubo e per sbaglio si taglia una mano da solo, poi c'è un altro che indossa una maschera per sembrare una statua, un terzo vestito da suora ma col fondo schiena di fuori e si prosegue con altre numerose sciocchezze simili. All'improvviso salta fuori pure il padre del protagonsita e tutto procede in maniera confusa, fino allo scontro finale tra Thomas e Norton questo si abbastanza piacevole. Certo devo ammettere di essere rimasto piuttosto stupito, ma è un film talmente brutto che sconsiglierei a chiunque. Passi per le acrobazie di Kurt Thomas, ma non si salva nient'altro
Pessima
Avrebbe meritato un esordio migliore
Compare pochissimo
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