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Class Enemy - Nemico di classe

Regia di Rok Bicek vedi scheda film

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La recensione su Class Enemy - Nemico di classe

di alan smithee
7 stelle

locandina

Class Enemy (2013): locandina

VENEZIA 71. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA - EVENTI COLLATERALI - PREMIO LUX
 
I tre film del 2013 rimasti in competizione per aggiudicarsi il premio Lux, conferito dal Parlamento Europeo  alle opere di giovani registi distintisi per impegno e argomentazioni civico-morali, sono Ida di Pawlikoski (visto a Torino 2013), Bande de filles di Celine Sciamma (visto alla Quinzaine di Cannes 2014); e questo sloveno Class Enemy, opera prima del giovane Rok Bicek, una sorta di ritorno" in classe dopo le fortune,  artistiche, di riconoscimenti e di pubblico, de La classe di Cantet. 
Ma qui in realtà le differenze sono più di quello che potrebbe sembrare a prima vista: gli alunni sono più grandi e frequentano  un bellissimo ed attrezzato liceo: sono ragazzi piuttosto calmi e responsabili, che hanno intessuto una complicità quasi amicale con quasi  tutti i professori. Il giorno in cui la prof di tedesco si conceda peer la imminente maternità e le subentra un più anziano e distaccato professore, iniziano i veri problemi.

Igor Samobor

Class Enemy (2013): Igor Samobor

Con riferimento costante all'opera ed al pensiero di Thomas Mann, parlando esclusivamente in tedesco, con una certa apparente lucida e matematica freddezza, il professore arriva anche ad umiliare alcuni ragazzi: una di queste,  più sensibile, e forse dopo essere venuta a conoscenza di essere stata adottata, non regge all'atmosfera che si è creata in classe e si suicida. Per gli alunni, apparentemente così responsabili, inizia una protesta dura e tesa, volta a far valere le proprie ragioni, ristabilendo le responsabilità del professore, della scuola intera, senza abbassare la testa alla minaccia di una imminente espulsione.
Forse un pò meccanico nella sua prima parte,  poi più teso e convincente quando lo scontro si fa duro, il film di Bicek fornisce certamente un ritratto giovanile di menti e mentalità in evoluzione, forti delle proprie incertezze e contraddizioni, della differente capacità di ognuno dei ragazzi di percepire e sopportare, come di affrontare i dolori e i colpi bassi della vita. Un film più importante che completamente riuscito, forse un pò troppo romanzato ma lucido e validamente interpretato da ragazzi che sembrano essere loro stessi ed un professore lucido e solo apparentemente freddo.
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