Regia di Louis Malle vedi scheda film
Il film è ambientato nella Francia del 1944 occupata dai nazisti e governata dal generale Petain,simpatizzante dei tedeschi.
La situazione in città si fa sempre più critica e così molti genitori di famiglia agiata sono costretti a separarsi dai propri figli e mandarli al colleggio cattolico del Bambin Gesù.
E' il caso di Julien,che assieme al fratello maggiore fanno ritorno all'istituto dopo le vacanze natalizie.
Fra loro vengono inseriti da Padre Jean,il rettore della scuola, tre ragazzi un po' introversi,uno dei quali Jean Bonnet.
Jean è un ragazzo sensibile e misterioso,amante della letteratura e del pianoforte e questo suo carattere così particolare colpisce subito l'attenzione di Julien,leader del gruppo dei ragazzi.
Inzialmente il loro rapporto è un po' difficile,caratterizzato da normali litigi e gelosie tra bambini ma successivamente il loro legame si trasforma in una profonda amicizia.
Julien introduce l'amico nel gruppo dei compagni e Jean insegna a Julian a suonare il pianoforte.
Un giorno quest'ultimo scopre che Jean è ebreo e che il suo vero nome è un'altro; a poco a poco capisce cosa significa essere ebreo nel '44.
Le giornate passano veloci e sono scandite dalle lezioni,dalle preghiere,dai giochi all'aria aperta,dalla visione di film divertenti,da scherzi tra compagni ma anche dalle continue sirene che preavvisano al colleggio di nascondersi a causa dei bombardamenti.
Nel collegio lavora Joseph, un ragazzo zoppo che svolge mercato nero tra i compagni...
Quando il ragazzo viene scoperto e licenziato lui per ripicca denuncia alla Gestapo i tre ragazzi ebrei ospitati segretamente nell'istituto.
Un giorno i tedeschi irromporno nella scuola e catturano i tre ragazzi e il rettore che li ha tenuti nascosti.
Julien ora si rende conto dell'orrore e della guerra. Una guerra che porta solamente dolore e distruzione. Una guerra che ti porta via gli amici più cari...
Fondamentalmente “Arrivederci Ragazzi” è un film sulla crescita perchè attraverso l'atrocità della guerra il protagonista matura da una condizione di bambino a quella di adulto consapevole.
Attraverso gli occhi profondi e malinconici di Juliane lo spettatore viene reso partecipe del senso di tragedia che può provare un bambino, essere debole ed innocente, nei confronti della guerra.
Il film di Malle ha proprio la forza emotiva di trasmettere le gioie ma anche i più grandi turbamenti dei personaggi per mezzo di un uso sapiente della macchina da presa (eccezionali i primi piani), da una musica malinconica e da un'ambientazione minimalista. Infatti il film è girato unicamente all'interno della scuola.
Un bel film...Un capolavoro assoluto...in quanto racconta con estrema sincerità il dramma dell'Olocausto mediante gli occhi dei bambini. Il film rappresenta anche un inno di speranza. Il titolo è significato poiché costituisce un'incitazione ai ragazzi a non abbattersi ma di andare avanti. Altri bei film sul tema sono “Il bambino con il pigiama a righe” e “Vento di primavera”. Sono film che vanno visti per conoscere la storia ma sopratutto per non dimenticare.
Voto: 10
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