Regia di Louis Malle vedi scheda film
Tra le mura ovattate di un collegio borghese l'orrore della guerra penetra in modo sommesso e strisciante, rendendo via via sempre più tangibile il mondo che i ragazzi guardano di lontano, stando alla finestra, o conoscono attraverso i resoconti filtrati delle lezioni scolastiche e le leggende fantasiose del "sentito dire". Solo alla fine capiranno che ciò che sembra semplicemente un gioco o un rito sottende, in realtà, una verità più profonda e dura. Dietro il baratto delle marmellate tra ragazzi si nasconde uno sporco affare di borsa nera e delazione; la misteriosa diversità del "giudeo" non è solo la curiosa avversione per la carne di maiale, ma è un marchio che condanna a morte; il cattolicesimo dei padri carmelitani non è un codice comportamentale eretto a sistema educativo, bensì una fede vissuta in prima persona, fino al sacrificio estremo. Il saluto finale "Au revoir, les enfants" suggella soprattutto il definitivo commiato dei ragazzi dall'età dell'innocenza, nel momento i cui i lupi delle favole e gli eroi dei romanzi irrompono nella loro esistenza, materializzandosi, in carne ed ossa, davanti ai loro occhi.
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