In un collegio di frati carmelitani il convittore Julien fa amicizia con un ragazzo ebreo, Bonnet, iscritto sotto falso nome. È il 1944 e la Francia è occupata dai nazisti. Il legame creato dai ragazzi verrà troncato dalla denuncia di un compagno, che, punito per aver praticato il mercato nero, decide di vendicarsi in questo modo del rettore, pur sapendo di coinvolgere così anche gli altri collegiali. La Gestapo arresta il direttore della scuola e tutti i ragazzi ebrei che vi sono nascosti.
Note
Louis Malle coltivava il sogno di realizzare questo film sul periodo dell'occupazione nazista, dalla forte componente autobiografica, tra i suoi progetti più cari fin dall'inizio della carriera. Leone d'oro a Venezia.
Bellissimo squarcio di vita sul regime nazista in Francia vissuto da dei poveri bambini innocenti, i cui occhi ed emozioni inneggiano alla fratellanza ed all'unione.
Emozionante e semplice, rappresenta la parte migliore del cinema francese. Un film figlio di Bresson e fratello del Truffaut dei "Quattrocento colpi". I colpi di Malle sono meno di 400, ma colpiscono direttamente al cuore.
Nella Francia di Petain occupata dai nazisti, Julien Quentin (Gaspard Manesse) frequenta un collegio cattolico. Qui conosce Jean Bonnet (Raphael Fejto), un ragazzo taciturno che se ne sta sempre sulle sue, non si aggrega mai al resto della classe ed ha una particolare attitudine per la matematica. Dopo i primi momenti di reciproca diffidenza e di aperti contrasti, i due stringono amicizia nel… leggi tutto
Premiato ai Cèsar (7 volte), ai David (3) e soprattutto con il Leone d'oro a Venezia, Arrivederci ragazzi è uno dei progetti più intimi di Malle, legato a un personale ricordo d'infanzia che il regista aveva peraltro appena pubblicato sotto forma di (omonimo) romanzo. Con un cast per la maggior parte composto da ragazzini sconosciuti, ma ben assortiti e altrettanto bene diretti, questo film… leggi tutto
Sfilacciato, evanescente e insipido film, mai tradotto in emozione. Null'altro che sontuosa confezione di un banale a volte perfino ridicolo (il finale del film è veramente inguardabile!). Triste riconferma di un quasi sillogismo: che i premi cinematografici spesso funzionano come involontari contrassegni del demerito... leggi tutto
E saperle nuovamente aiuta a capirle meglio, ritrovandole. A proposito di “la Zona d’Interesse” non mi viene in mente nient’altro che nulla. Ovvero: questo. Non è lecito, né…
Ogni tanto si dice che un film è "da far vedere nelle scuole" per l'alto valore pedagogico, educativo e morale. Io non sono insegnante, ma se lo fossi, ecco un'idea di raccolta che presenterei…
Cari amici lontani e vicini:Inginocchiamoci tutti per fermare il razzismo!Io l'ho fatto, anche se sinceramente a me risulta facile,dopo l'episodio di razzismo che,come dicevo non ricordo dove, ho subito sulla mia…
FILM con giovani attori (A-K)
Film italiani o stranieri non necessariamente conosciuti al grande pubblico che hanno lanciato o hanno visto la partecipazione di giovani attori di cui alcuni diventati in seguito…
The Kidness of Strangers (Perizia Psichiatrica NazionalPopolare).
«La natura della sequenza di episodi cronosismatici che negli ultimi tre mesi ha colpito l'intero…
Ci risiamo, ma questa volta si scende d'età. Chi ha detto che 10 anni siano necessariamente l'età della spensieratezza? Esiste una narrazione cinematografica altra che ci racconta storie diverse, fatte di…
Con questo film Malle tornò al periodo di guerra e ai temi legati all'infanzia, alla discriminazione degli ebrei e al collaborazionismo che già aveva trattato in "Lacombe Lucien", uno dei suoi migliori film in assoluto, cui stavolta si avvicina senza raggiungerne per un soffio l'eccellenza, ma "Au revoir les enfants" resta comunque un valido ed efficace dramma. La prospettiva…
Nella quiete relativa di un convitto per adolescenti gestito da religiosi , nella Francia rurale della Repubblica di Vichy , si insinua sempre di più la violenza della guerra e del collaborazionismo , accompagnata dall' indegna vergogna delle leggi razziali . Luis Malle ci commuove raccontandoci con reale partecipazione un episodio della sua lontana infanzia : una breve ma sincera…
Qualche giorno fa lessi la bella e accorata recensione di @Badu D Shinya Lynch su "Der Freie Wille": fui talmente colpito dall'intensità del suo coinvolgimento emotivo che procurai di vedere il film il giorno…
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Commenti (12) vedi tutti
Toccante. L'infanzia avvelenata dall'orrore umano. 8
commento di BradyNella Francia occupata , anche i ragazzini sono costretti a conoscere l'orrore delle leggi razziali ...
leggi la recensione completa di daniele64Rievocazione poetica del mondo dell’infanzia / adolescenza e degli orrori del nazismo. Film riuscito e malinconico di Louis Malle. Voto 7/10.
commento di alexio350Bellissimo squarcio di vita sul regime nazista in Francia vissuto da dei poveri bambini innocenti, i cui occhi ed emozioni inneggiano alla fratellanza ed all'unione.
commento di MrPostmanStruggente e bello. Un film molto intenso, molto vero.
commento di Utente rimosso (Luke Vacant)Com'è stato possibile in seno ad una società che si dice cristiana?
commento di kubritchVoto 7. [18.05.2010]
commento di PPOttima ricostruzione della vita in un collegio durante l'occupazione nazista in Francia.
commento di sonicyouthEmozionante e semplice, rappresenta la parte migliore del cinema francese. Un film figlio di Bresson e fratello del Truffaut dei "Quattrocento colpi". I colpi di Malle sono meno di 400, ma colpiscono direttamente al cuore.
commento di sasso67è una storia bellissima e tristissima… che non si può commentare perchè è una storia realmente accaduta come tante altre…
commento di jovagirlTiepido, non convince del tutto in una narrazione che affidata ad attori minorenni, talvolta viene esaltata, talvolta scricchiola
commento di RamitoUn solo aggettivo Magnifico… chi può lo veda in VO…
commento di blues