Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Il film di per sé lo trovo ben fatto, spigliato, ma non mi è andato a genio. Quello che mi urta un po' è l'eccessivo patetismo dei due protagonisti, che finiscono per essere delle caricature. Si poteva mantenere la loro personalità - lui inetto e debole, lei ochetta svagata che si fa incantare dal bellimbusto del fotoromanzo - senza calcarne tanto i toni: ciò non avrebbe nuociuto agli intenti satirici del film e gli avrebbe dato più misura e realismo. Lui, con quella sua untuosa e ruffiana inettitudine ha finito per riuscirmi sgradevole ed eccessivo. La satira del mondo dei fotoromanzi (ieri, oggi delle telenovelas o delle fiction, la sostanza non cambia) è però indovinata, e possiamo certo dire che ancora oggi folle di donnette, ma anche di damerini, sbavano e pendono dalle labbra di quelli che in realtà sono solo dei fantocci, finti eroi che nella vita sono dei poveretti, come o anche più di altri. Sordi dà in questo senso un'ottima interpretazione. Il film è inoltre costellato di stoccatine anticattoliche, sia in personaggi come il prete farneticante nella scena dello spandimento della vasca, che nella rappresentazione di un Vaticano come passerella delle vanità e dell'alta società. "I vitelloni" è un capolavoro, e "Le notti di Cabiria" è bellissimo; questo però è un film solo discreto, un po' troppo nervoso, qua e là sgradevole ed eccessivo.
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