Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Fellini torna a ribadire l’illusoria lucentezza del mondo dello spettacolo, che spesso può abbagliare le menti semplici, mettendone a repentaglio la vita di tutti i giorni e gli onesti principi. Sia ben chiaro che Fellini non si rifugia nell’elogio del matrimonio borghese; ed infatti nel protagonista maschile (Leopoldo Trieste, bravissimo) descrive il terrore che la conformistissima famiglia dello zio, funzionario del Vaticano, scopra la fuga nel mondo dei sogni della sposina novella: per l’austero zio ed i suoi familiari, Ivan compreso, ciò che conta è salvare le apparenze. Ma neppure il mondo dello spettacolo, che il regista conosceva già bene, è risparmiato da una critica ferocissima, soprattutto nel personaggio piccolo borghese e meschino dello Sceicco Bianco (una delle prime, storiche, interpretazioni sordiane), che non esita ad incolpare “quella cretina”, quando la sua manesca moglie lo aspetta a maniche arrotolate sulla spiaggia di Fregene. Forse non sarà una delle più grandi, ma “Lo sceicco bianco” è una delle pietre miliari del cinema italiano.
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