Regia di Federico Fellini vedi scheda film
Quando l'idealizzazione prende il sopravvento,la realtà ha solo da rimetterci.E'quanto succede alla sposina meridionale in viaggio di nozze a Roma,città delle meraviglie ai suoi occhi sprovveduti e a quelli del suo altrettanto sprovveduto marito.Arrivano nella città eterna che vivono come fosse un miraggio,tutto quello che vedono è come se lo vedessero con una lente deformata da tutto quello che avevano sognato fino al momento prima di arrivare. In più lei appassionata di fotoromanzi ha l'occasione per conoscere il suo idolo,lo Sceicco Bianco del titolo a cui aveva scritto decine di lettere firmandosi Bambola appassionata.Un po'per volontà un po'per ingenuità parte con la troupe del fotoromanzo che gira un episodio sulla spiaggia e qua conosce il suo idolo.Già la prima volta che lo vede ,a dondolarsi su un altalena altissima,in lei rinforza il sentimento di quasi divinazione del personaggio.Poi ,ahilei ,lo conosce,lui le fa addirittura la corte(che lei rifiuta) e quando tornano sulla spiaggia dopo una gita in barca più lunga del previsto per vari inconvenienti,si scontra con la moglie di lui e lui,lo Sceicco Bianco mostra la sua vera natura di misero dongiovanni da strapazzo.Il marito cerca di nascondere l'assenza di lei ai parenti e conosce anche due prostitute ma la mattina dopo faranno appena in tempo a mettersi in fila per l'udienza papale,il ritorno alla normalità.Fellini ha sempre avuto interesse per mostrare l'altra faccia dello spettacolo,per far vedere che non è tutto oro quello che luccica(anzi,è proprio il contrario).E in questa sua prima regia parlando prima di un mondo idealizzato(ma che si scontra con i problemi di ogni giorno,vedi gli attori in costume che appaiono così strani agli occhi della sposina con i loro comportamenti poco consoni agli abiti che indossano) e poi di uno tremendamente reale(la discesa agli inferi del marito,poi fermata dalla pietosa Cabiria)si notano in embrione parecchi dei suoi temi preferiti.Sordi regala un personaggio memorabile per quanto viscido e misero d'animo.La sua entrata in scena dall'alto dell'altalena è qualcosa di indelebile.Fellini dipinge la provincia senza accostarsi più di tanto ai modi del neorealismo e c'è un certo buonismo di fondo.Non so in quanti al posto del marito avrebbero accettato il ritorno della moglie,oppure si può vedere il tutto nell'ottica che anche lui aveva qualcosa da farsi perdonare.....
nei panni della pietosa Cabiria..ottima
il marito disperato,uno sguardo che è tutto un programma
ecclellente nei panni della sposina impaurita da tutto
un personaggio di viscida nefandezza.Memorabile
regia valida,dal ritmo placido
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