Regia di Franco Indovina vedi scheda film
Bob Chiaromonte, arrogante divetto della pubblicità televisiva, vede il suo immeritato successo finire quando il regno animale gli dichiara guerra.Tori, cavalli, pappagalli e altri ancora si alternano nell'azzerare la carriera del sedicente attore, che si vede retrocesso al rango di "manista" ed infine di truccatore. Più di tutti, lo persegita a più riprese una mosca. Negli anni '60 Gassman girò diverse commedie con titoli centrati su bizzarre figure maschili. A parte Il Tigre, queste vengono spesso liquidate come pellicole minori se non addirittura "alimentari", ma almeno nel caso de Lo Scatenato una riscoperta sarebbe dovuta. Anche se la trama è nient'altro che un'escalation di incidenti comicamente catastrofici, si tratta di una satira dell'ambiente pubblicitario crudelmente profetica, efficacissima nello sfruttare il potenziale grottesco dell'oggettistica promozionale dell'epoca, spesso basata sul gigantismo delle dimensioni. L'essere così avanti coi tempi permette al film di godere di una libertà inimmaginabile per lavori analoghi realizzati più tardi. Vengono persino utilizzati nomi e prodotti veri senza camuffamenti, concessi da marche che probabilmente non capivano a che ludibrio si stavano prestando per un po' di pubblicità occulta (che abbiano contribuito a insabbiare il film col senno di poi?). Dopo aver visto Lo Scatenato, la carne Montana non vi sembrerà più la stessa.
Mattatore più che mai, si produce in numeri di comicità fisica che avrebbero sfiancato Belushi per poi dare un tocco di umanissima tristezza inaspettato nel finale. Sublime.
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