Regia di Michael Powell, Emeric Pressburger vedi scheda film
E' un film che stupisce per ricchezza e curatezza formale, che rivela tra l'altro come Powell & Pressburger avessero una spiccata sensibilità per la musica e il balletto, oltre che per il cinema. La lunga sequenza del balletto che dà il titolo al film è un prodigioso esempio di riprese perfette, effetti speciali non invadenti, ed ottima esibizione da parte dei ballerini.
In generale, si può dire che il film mostra una specie di compenetrazione tra il balletto tratto dalla fiaba di Andersen e la vicenda umana della protagonista, il cui destino ne sarà misteriosamente influenzato. La pellicola riflette anche sulla dedizione totale all'arte e sullo spazio che essa lascia (o non lascia) alla vita privata degli artisti. Il conflitto tra i due piani non sarebbe di per sé totale, ma il personaggio di Lermontov lo rende tale, e ne accentua le conseguenze negative. Se tutti i membri della compagnia si impegnano con grande dedizione per la buona riuscita degli spettacoli, ma sempre nell'ambito del buon senso, Lermontov ha fatto del balletto la sua religione, o meglio un idolo a cui sacrificare tutto. La stessa passione che inizia a provare per la prima ballerina, e la fortissima gelosia che ne segue, è un misto di amore per una donna e fanatismo artistico. Nonostante il suo estremismo nella dedizione all'arte e la sua focosa passione, chi fa più male a Victoria Page è purtroppo il marito, il quale le pone un aut-aut che in realtà non è affatto obbligatorio. Il fatto che la moglie abbia accettato di ballare ancora "Scarpette rosse" non toglie nulla al suo amore per lui, e neppure implica una qualche sua sbandata per l'impetuoso Lermontov. I due uomini se la contendono, l'uno con l'amore e l'altro con l'arte, e lei è talmente combattuta da rifiutarsi di affrontare la situazione.
Moira Shearer è una brava attrice, oltre che un'ottima ballerina. Gli altri attori se la cavano tutti bene, che infatti vediamo in altri film del duo registico (Marius Goring e Anton Walbrook).
Powell & Pressburger sono un caso pressoché unico sia per il loro enorme talento, che per la loro profucua e armoniosa collaborazione, come anche perché erano creatori in senso ampio dei loro film, che scrivevano, dirigevano e producevano. Erano anche dotati di una prodigiosa fantasia.
E' un film imperdibile per gli estimatori del balletto, e naturalmente per quelli del cinema.
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