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Sense of Humor

Regia di Marilyne Canto vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Sense of Humor

di alan smithee
6 stelle

16-18 mars 2014: LE PRINTEMPS DU CINEMA. In Francia per il secondo (o addirittura terzo) anno è scoppiata la primavera precoce del cinema: "Le printemps du cinema", appunto, una tre giorni di cinema a 3,50 euro contro i soliti 8,50/11,20 euro che abitualmente prevedono le (salate) tariffe ordinarie. Nel primo giorno di questa felice iniziativa, che corrisponde peraltro ad una domenica di sole caldo in linea e perfetta coerenza con il nome attribuito alla stessa, scelgo di vedere due film entrambi incentrati (o comunque ambientati) a Parigi. Dopo lo storico e bellico/tattico emozionante Diplomatie, faccio ora ritorno ai giorni nostri, a problemi di "banale" quotidianità se paragonati ai destini di una Europa intera o del mondo. E nella Parigi caotica di oggi, la vita frenata da un doloroso contraccolpo privato  di Elise, quarantenne carina pur se tenacemente quanto volontariamente poco appariscente neo-vedova impiegata come guida presso la struttura del museo del Louvre, alle prese con un amante (un espositore di libri usati al celebre "Marche' aux puces" sul lungo Senna) che ora che potrebbe assurgere a nuovo compagno ufficiale, sembra invece, causa comportamento maldestro e scostante di quest'ultimo, far scricchiolare l'intero rapporto di coppia. A ciò si aggiungano le comprensibili necessità e i punti di vista di un figlio decenne sensibile e dolce che invece, e contro ogni più prevedibile aspettativa, apprezza il compagno della madre e desidera oltretutto senza mezzi termini un fratello e una famiglia più completa. Solo un più naturale senso dell'umorismo, suggerito dal titolo, saprà dissipare rancori ed incomprensioni, piccoli grandi drammi su decisioni strategiche che vorrebbero maturare consapevolmente invece che essere prese di petto ed epidermicamente. Nulla di nuovo all'orizzonte, ma una felice spontaneità ed intesa tra attori che la direzione leggera, spontanea e sottilmente ironica della protagonista Maryline Canto aiutano anfar si che il piccolo film possa farsi strada e distinguersi tra la moltitudine di commedie semiserie sui crucci che ostacolano la realizzazione dei propri desideri ed aspirazioni di noi incorreggibili, spesso capricciosi ed incontentabili quarantenni di oggi.

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