Prima che economica, la crisi del Duemila è prima di tutto identitaria ed è separazione e disorientamento. Per capire come vivere di nuovo la povertà, il regista Andrea Segre e il cantautore Vinicio Capossela affrotano un viaggio come viandanti in Grecia, luogo simbolo della crisi, seguendo le parole, i pensieri e la musica dei rebetes, i cantanti del retiko, il blues ellenico.
Note
Le memorie di giovani e anziani ricostruiscono le diverse e travagliate fasi della storia di una cultura che va oltre le melodie, per abbracciare il destino di una nazione. La musica, tuttavia, ne resta il cuore e si spinge con forza tra le immagini di repertorio e le interviste frontali: che siano filmati d’epoca o performance live, i brani e i testi parlano da soli e raccontano vite e dolori. In questo percorso fatto di note e vicoli, Vinicio Capossela affettuosamente pedinato da Segre non riesce a essere molto più di un turista curioso, e la sua passeggiata costellata di posticci slanci poetici risulta vezzosa e pretenziosa rispetto alla schietta onestà di un popolo che nel suo prossimo futuro vede una nuova generazione di rebetes.
Indebito è il trattamento che subisce il paese, soprattutto il popolo da cui ha avuto origine lo sviluppo del pensiero e della cultura, da parte di chi ha stabilito che l’economia sia l’unico indicatore di salvaguardia della dignità, del diritto a determinarsi, della libera esistenza delle persone. Andrea Segre per una volta ribalta il suo modo di operare, anziché mostrare il nostro… leggi tutto
Gia' la presenza di Vinicio Capossela (del quale mi piaceva 1 sola canzone,tale "Maharaja" di almeno 10 anni fa) mi ha fatto pensare non positivo di questo Documentario sulla Grecia e il suo Popolo in preda a problemi economici (come molti altri ...) ma comunque alla fine il tutto resta tra il limbo del noioso/lento/dejavu' ! voto.1. leggi tutto
Gia' la presenza di Vinicio Capossela (del quale mi piaceva 1 sola canzone,tale "Maharaja" di almeno 10 anni fa) mi ha fatto pensare non positivo di questo Documentario sulla Grecia e il suo Popolo in preda a problemi economici (come molti altri ...) ma comunque alla fine il tutto resta tra il limbo del noioso/lento/dejavu' ! voto.1.
REBETIKO: una musica di ribellione ! di Gaia Serena Simionati Inaugurando, la 66esima edizione del film festival di Locarno, il film Indebito di Vinicio Capossela e Andrea Segre, con fotografia di Luca Bigazzi, è stato seguito da un concerto con l’artista irpino e i suoi geniali musicisti greci, confermando così l'assonanza tra le due arti che si danno forza a vicenda. Il titolo…
Il rebetiko non lo ascolti sempre, lo ascolti quando hai “la bile nera”. Rebetiko è la forma musicale greca che nasce dalla rabbia e dalla forza degli ultimi, degli emarginati, dei rebetes: i disoccupati, i vagabondi, i ribelli che cantavano, nella prima metà del Novecento, la malattia e la crisi, l’odio per le forze dell’ordine, la gioia nella miseria, le case chiuse e la delinquenza…
Indebito è il trattamento che subisce il paese, soprattutto il popolo da cui ha avuto origine lo sviluppo del pensiero e della cultura, da parte di chi ha stabilito che l’economia sia l’unico indicatore di salvaguardia della dignità, del diritto a determinarsi, della libera esistenza delle persone. Andrea Segre per una volta ribalta il suo modo di operare, anziché mostrare il nostro…
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