Regia di Júlio Bressane vedi scheda film
Lo sbarco della Luna sull'Uomo.
"Dice Antonio Vieira che anche le pietre parlano. Parlano e rispondono, diceva. Io cerco quelle immagini che parlano e rispondono a qualcosa di oscuro, sono memoria incosciente del tempo"
- Julio Bressane -
Educação Sentimental è un film che reintegra, ripristina la gloria dell'Immagine, che restituisce ad essa, con passionale rispetto, l'onore smarrito. Un trionfo cinematografico, quindi. E' (finalmente!) Cinema che si concede al pubblico, che si mette nudo di fronte ad esso. E' la sinodica compenetrazione delle (p)arti. Educazione (sentimentale) all'occhio, allo sguardo, al linguaggio. Un bacio lunare al (corto)circuito visivo dello spettatore. E' il ventre familiare, fraterno e materno, in cui è custodita l'Immagine in tutta la sua fragilità ancestrale, la quale si dona al pubblico che non può far altro che attingere ad essa con grazia/e e cura. L'eterno ritorno degli opposti e il loro perpetuo sfiorarsi e mischiarsi, traducibile in un moto circolare che riguarda la danza separante e congiungente tra maschile e femminile, razionale e irrazionale, che trova il suo nido nel Mito [Endimione e Selene].
Bressane, nella parte finale, nel momento in cui spoglia il lungometraggio dalla sua medesima finzione, taglia ["curta"] ripetutamente la scena, quindi l'orbita (oculare e lunare) che porta (al)la visione stessa. Gli eyes wide shut sono lacerati, e in essi si intravede un chien andalou che ri-passa e abba(gl)ia.
Come Cut - eccolo, si parla ancora di "tagli" - di Amir Naderi, anche Educação Sentimental è un'ode epocale, una dichiarazione d'amore per il Cinema. Un atto venerativo e protettivo nei riguardi della settima arte.
Capolavoro, sì, nonché tra le opere più importanti del XXI secolo.
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