Regia di Liu Chia-liang vedi scheda film
Discreta comemdiola d'azione e arti marziali, che rappresenta un sequel senza alcun riferimento del primo TIGER ON THE BEAT dell'anno precedente sempre diretto da Liu Chia-linag. Cambiano tutti i personaggi ma non la maggiornza del cast, comunque pesa sicuramente l'assenza di Chow Yun-fat dal momento che Danny Lee non riesce ad imitarne la personalità. Per il resto rimane Hui Chia Liu (o Gordon Liu) nel ruolo dell'antagonista e l'artista marziale Danny Lee vero protagonista dei due film. Con quest'ultimo ho recentemente visto il GYMKATA di Robert Clouse; direi per certo il peggior film del genere che però non vedo l'ora di recensire, appena lo avranno inserito nel sito, per condividere la grottesca esperienza della sua visione. Tornando a questo TIGER ON THE BEAT 2, la storia vede il poliziotto Lam (Danny Lee) riaccogliere il nipote Bafalo (Conan Lee) per l'organizzazione di un matrimonio. Mentre sono i barca, i due notano una ragazza che chiede aiuto e si fermano per soccorrerla. Questa è una giovane ladra che, durante un party nella nave di un boss della malavita, è stata testimone di un omicidio. Il poliziotto Lam non crede al racconto della donna, ma Bafalo riesce a convincerlo con fatica ad offrirle lostesso protezione. Nel frattempo, gli uomini del boss si mettono sulle loro tracce per eliminare la ragazza e farsi ridare un prezioso anello che lei aveva rubato. Il primo film era stato migliore, ma anche questo risulta molto divertente seppur senza particolari pretese. Il livello d'azione rimane elevatissimo e decisamente sopra le righe, come nel tipico stile di Hong Kong. Inoltre Conan Lee si riconferma un vero portento nelle sequenze di combattimento, spesso tenendo su il film da solo per lunghi momenti. Non male anche il rocambolesco finale e linmancabile lotta da Lee e Chia Liu. Nel complesso resta sempre una versione Hongonkese di Arma Letale, godibile anche se non proprio tra i titoli imperdibili
Sempre i nforma come in NINJA IN THE DRAGON'S DEN
Solitamente avvezzo a ruoli ben più dramamtici, fatica nelle atmosfere da commedia
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