Regia di Fred Niblo vedi scheda film
Ad essere scioccante è che un capolavoro del genere non abbia una regolare distribuzione all’interno delle tante collane di dvd muti che hanno dato visibilità a “chicche” d’epoca ben più insignificanti.
La fama del remake del 1959 ha completamente eclissato l’opera di Fred Niblo, già autore di film come “Sangue e arena” (1922) e “Il segno di Zorro” (1920) che, analogamente al film in analisi, avrebbero generato rifacimenti destinati a oscurare involontariamente gli originali.
Per carità, se a provocare tale danno sono remake come quello di William Wyler (uno dei più grandi successi della Storia del Cinema) ben venga.
Ma accanto a “Intolerance” (1916) di Griffith, a “Cabiria” (1913) di Pastrone e ai muti di DeMille, è giusto recuperare (e, per quanto riguarda gli ultimi due citati, equiparare) questo “Ben-Hur”.
Uno film stupefacente e altamente spettacolare, che in fatto di imponenza nulla ha da invidiare al film con Charlton Heston. Nemmeno l’impressionante sequenza della corsa delle bighe o quella dell’epica battaglia navale.
Una pellicola che trasuda autentico fascino esotico ed è sovente in grado di regalarci momenti di pura emozione e grande cinema.
Antesignano di tutto il genere storico a venire, nonostante sia comunque fortemente debitore del cinema di Griffith e del nostro “Cabiria”, è uno tra i più bei muti di sempre, magniloquente come solo il miglior DeMille.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta