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Videoblog di un vampiro

Regia di Derek Lee, Cliff Prowse vedi scheda film

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La recensione su Videoblog di un vampiro

di ohdaesoo
7 stelle

presenti spoiler

Oh, un horror finalmente, avevo una crisi d'astinenza come un vampiro col sangue.
Intanto, found footage o mockumentary?
In realtà questa distinzione è quasi impossibile da stabilire perchè qualsiasi mockumentary (falso documentario) può essere -a meno che nella sceneggiatura venga chiaramente specificato o mostrato il contrario- trovato poi da terze persone (found footage).
Ci sono decine di varianti e mi divertirebbe un sacco parlarne, magari anche con degli esempi ma, in linea di massima, i due generi sono assimilabili.
Davvero buono questo Afflicted, un piccolo film che in realtà, grazie a dei superbi effetti visivi, tanto piccolo non pare.
E' la storia di due amici che partono per un giro del mondo di un anno.
Giro che verrà documentato da uno dei due, Clif, di professione documentarista che metterà ogni singola immagine registrata in un blog del tour.
Ma l'altro, Derek, sta male. Ha una specie di aneurisma, una pentola a pressione pronta ad esplodere in qualsiasi momento. Per questo decide di affrontare proprio adesso il viaggio della vita, qualsiasi cosa capiti.
E ne capiteranno di ogni.
Innanzitutto in questi casi è bello notare come i due registi siano effettivamente gli stessi due protagonisti del film, così da dare quella nota ancora più "vera" all'operazione.
Ha tanti pregi (e non pochi difetti) questo Afflicted, film dal ritmo davvero elevato, pieno zeppo di cose e di scene molto forti, perfetto nella gestione del climax, e girato, sempre nei limiti della telecamerina, divinamente.
In realtà non mancano nemmeno le tematiche. Almeno fino a metà film la distinzione tra progressione della malattia e deriva horror è molto labile così da rendere Afflicted un film del terrore abbastanza atipico, sul voler andare sempre avanti malgrado la morte che di sta avvicinando.
A Derek succede di tutto, tremendi attacchi di vomito (che scena al ristorante!), ustioni inspiegabili, incapacità di mangiare. Il suo cervello è in lento deterioramento e Clif, l'amico, fa di tutto per convincerlo ad andare in ospedale.
Poi piano piano le cose che accadono non hanno più niente di umano.
Forza sovrumana, velocità impossibile, capacità di fare cose impressionanti, Derek è definitivamente cambiato, è diventato qualcos'altro, la sua malattia, forse non c'entra più niente.
Ma gli è accaduto qualcosa quella notte di Parigi.
Sì, ma cosa?
 E così Afflicted diventa una specie di ibrido tra Stoker e Chronicle che ha soprattutto nella parte centrale, quella ambientata nell'incantevole paesino di Vernazza in Italia, gran parte del suo fascino e forza.
Il film non tenta il colpo di scena, quello che è diventato Derek lo capiamo già dopo mezz'ora. Ma non mancheranno per questo svolte inaspettate, una su tutte.
In realtà, come quasi sempre nei mock, a volte è davvero difficile credere alla presenza della telecamerina in certe situazioni. Il film andrebbe preso dunque quasi come un videogame in prima persona, senza pensare a troppe cose. Sminuirebbe il suo valore.
Ho trovato magnifica la fuga in soggettiva dall'Interpol in Italia, quell'alternanza tra la Vernazza assolata e i bui cunicoli, quelle persone che lo vedono modificarsi, quel salto dalla finestra. Ma il film a livello tecnico è eccellente, sfruttando al meglio tutte le potenzialità "effettistiche" di questo nuovissimo cinema digitale.
Si tenta anche on fase di sceneggiatura di inserire cose (il blog offline, il tentativo di andare in ospedale) affinchè non risulti tutto troppo assurdo.
Anche se l'amore fraterno di Clif verso Derek raggiunge davvero dei picchi probabilmente esagerati.
Pochissimi i momenti di pausa, ogni 5 minuti accade qualcosa. Ho contato almeno 12 scene notevoli, complimenti.
Per arrivare però ad una parte finale a mio modo di vedere enormemente più debole, sia a livello di sceneggiatura (con degli snodi narrativi qua sì davvero incomprensibili) che di interesse o pathos.
Ma resta un ottimo film capace di interessare e colpire visivamente più di una volta.

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