Regia di Andrea Segre vedi scheda film
E’ un film di buoni sentimenti: tutti i personaggi sono positivi, la natura è amica e persino l’orso rubando il miele (distruggendo le arnie e uccidendo le api) gratifica il produttore perché il suo miele è buono (e poi, anzicchè bestemmiare, è sereno perché consapevole che ogni tanto succede). E’ un film fantasy: gli immigrati vengono accolti nella piccola comunità senza pregiudizi e con grande naturalezza (al protagonista viene persino regalata una bicicletta, senza alcuna utilità in cambio), viene concesso il permesso di soggiorno dopo un civile e alquanto superficiale colloquio. Ottenuto l’ambito documento i rifugiati si possono tranquillamente spostare in Francia, dove certamente saranno accolti e staranno bene come il connazionale che li ha preceduti. Un padre può lasciare una figlia di un anno (affidata a chi?) nella totale indifferenza dei servizi sociali. Tutto è attutito e lento. Soporifero! Ci si aspetta che l’arrivo della prima neve, promessa dal titolo, porti un senso al film. Grande delusione: neppure un brivido di freddo del rifugiato africano che, pur non avendola mai vista, ne è del tutto indifferente. E’ un peccato che al bravo Battiston sia affidato un ruolo assai marginale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta