Regia di Daniel Espinosa vedi scheda film
Diretto da Daniel Espinosa, Child 44 si ispira alla vera storia del killer di Rostov ma invece di concentrarsi sugli omicidi preferisce posare il suo sguardo su un altro tipo di terrore, quello di un intero popolo governato da un sistema corrotto basato sulla menzogna e sulla mistificazione ideologica.
Trasposizione del romanzo omonimo del '08 di Tom Rob Smith, Child 44 è un thriller paranoico che fatica però parecchio a combinare con efficacia storia e cronaca, anche se la crime-story sembra più un pretesto mentre il film invece tende più marcatamente verso la denuncia di uno stato, quello sovietico di Stalin, retto da menzogne e dalla mistificazione ideologica, che evidentemente intende correlare alle barbarie di quegli stessi omicidi come conseguenza diretta proprio di quell'ambiente, anche attraverso un protagonista compromesso a quella stessa dittatura nel suo tentativo di risolvere un intrigo che, oltre che essere criminale, è anche (soprattutto?) politico.
Occasionalmente il film cerca anche di dire qualcosa sulla paura come sentimento repressivo e di controllo che non sia soltanto banale, sul lato oscuro del potere e del suo abuso istituzionalizzato o sulle sue brutalità ma l'eccessiva retorica dello scrip e una trascrizione talmente manichea annega ben presto qualsiasi tentativo di coinvolgimento con gli eventi narrati o con i suoi protagonisti.
Impressionante comunque la partecipazione e la qualità attoriale coinvolta nel progetto, anche in ruoli minori (si parte da Tom Hardy fino a Gary Oldman per proseguire poi con Noomi Rapace, Jason Clarke, Vincent Cassel, Charles Dance, Joel Kinnaman ecc.), per una pellicola che, nei suoi fin troppi limiti, non si prestava certamente a una tale adesione di talenti.
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