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Lo scapolo

Regia di Antonio Pietrangeli vedi scheda film

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La recensione su Lo scapolo

di mmciak
6 stelle

"Lo Scapolo" diretto nel 1955 da Antonio Pietrangeli,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia si svolge a Roma e racconta
che il ragionier Paolo Anselmi è uno scapolo impenitente,
convinto che solo tale condizione possa salvaguardare la propria
"libertà di uomo".

Un giorno fa da testimone di nozze al matrimonio dell'amico
Armando, socio in affari, e lasciato il vecchio appartamento
all'amico e alla moglie, si trasferisce in una piccola pensione dove
gli capiterà di conoscere belle ragazze.

Il Film è una produzione Italo-Spagnola e si colloca
alla nostra amata "Commedia all'Italiana", dove questa
era il periodo che descriveva i difetti e i pregi degli Italiani
con un esponente di spicco come Alberto Sordi,
che nei mille ruoli interpretati questa volta fa
lo scapolo (che poi nella vita è stato davvero
fino alla fine) e come al solito ci regala un bel
personaggio come Paolo Anselmi,che è fisso
nelle sue convinzioni del non sposarsi e ha
una agendina pieni di telefoni di donne.

Però alla regia figura un regista sottovalutato
per Anni come Antonio Pietrangeli, che nei suoi
lavori ha raccontato sempre con garbo e forza
il nostro paese,anche se qui ci troviamo di fronte
a un suo Film minore essendo arrivato solo
al suo 2° Lungometraggio,ma già in sceneggiatura
figurano dei nomi di spicco che faranno la storia
del Cinema e del genere come Ruggero Maccari,
Alessandro Continenza e Ettore Scola,futuro regista,
e scelgono da principio di utilizzare la voce
narrante,ma non la usano sempre.

Comunque Pietrangeli realizza una pellicola
con un buon senso del ritmo,senza cali, e con
una regia dinamica dove ti riesce a coinvolgere
nelle situazioni di Paolo dove a un certo punto
cadono le sue convinzioni perché si giudica
che non è un sentimentale,e più di una volta
torna Carla,ragazza che lavora per un negozio
di elettrodomestici.

Poi naturalmente Sordi essendo protagonista si sobbarca
tutto il complesso rendendolo divertente ed essendo
un mattatore tiene bene la scena,a tratti a mio parere
improvvisava anche come quella scena con il cane
sul letto che ha la febbre a 39,che è esilarante.

Il regista ha un certo punto svolta e descrive bene
quando a Paolo comincia a ossessionare l'idea
della donna da sposare, e si guarda in giro mentre
passeggia o che guarda, e parla con ragazze che
conosce.

Da segnalare la buona direzione del Cast
dove figurano Attori di lusso come
Nino Manfredi nel ruolo del cognato
che non gli va di sposare la sorella,
e che già si vede con i baffi che caratterizzano
tutto l'arco della sua straordinaria carriera,
poi Sandra Milo-Rossana Podestà-
Virna Lisi-Lilli Greco-Francesco Mulè-
Giovanni Cimara-Pina Bottin-
Madeleine Fischer-Abbe Lane-
Andrea Scotti-Paquita Rico-
Attilio Martella-Maruja Asquerino
e Alberto De Amicis.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la Fotografia in un pastoso bianco e nero
di Gianni Di Venanzo,le musiche
di Angelo Francesco Lavagnino con l'
Orchestra Los Yavaloyas e le scenografie
di Ugo Bloettler,che rendono una buona
messa in scena.

In conclusione un Film gradevole,
dove si vede come cambia idea uno
scapolo convinto che non si vuole sposare,
anche se l'argomento è talmente ampio
che 90 minuti non sono sufficienti per
metterlo in scena,ma Pietrangeli riesce a
coinvolgerti nella vicenda e farti entrare
nei suoi pensieri e all'ossessione che
lo avvolge per poi fare la fine che non
voleva fare.

Il mio voto: 6,5.






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