Regia di Antonio Pietrangeli vedi scheda film
Da tempo non vedevo questo film, e mi ha veramente divertito, tutto su misura per Alberto Sordi, naturalmente, nelle vesti dello scapolone incallito, che proprio non ne vuole sapere di sposarsi o almeno così vuole far credere...Infatti il personaggio del ragionier Anselmi è il classico uomo che, solo a Roma, vuole divertirsi e sbandiera la sua libertà come una grande conquista dei tempi moderni, in realtà vive in una stanzuccia di un'affittacamere un po' attempata, che non cela le sue intenzioni di accasarsi con l'affittuario di turno, le serate le passa in compagnia di signori solitari come lui, e quando si sente male la notte, non è capace neanche di preparasi una camomilla. Ma anche l'universo femminile che incontra non appare meglio: giovani, "stagionate", ragazzotte di paese, perfino la sorella superfidanzata da 4 anni, tutte fanno la corsa per accaparrarsi il buon partito, risultando in alcuni casi patetiche, in altri solo molto tristi. Naturalmente quella che sembra la più distante e la più polemica sarà quella che riuscirà ad ottenere quello che alla fine tutti vogliono: il matrimonio. Naturalmente Sordi la fa da padrone, tutto ruota attorno a lui, al suo personaggio, il resto è solo contorno, ma il bravo attore romano non delude, e riesce nell'impresa solitaria di reggere tutto il film, non calando mai, anzi dando il meglio proprio nelle scene dove recita da solo. Buono perciò il ritmo, buona la sceneggiatura, naturalmente da sconsigliare a chi non ama Sordi.Piccola parte anche per Nino Manfredi, molto simpatica.
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