Ispirato ai sogni e alle ossessioni del regista, un poeta (Enrique Rivero) cerca di sbarazzarsi di una bocca che gli è rimasta impressa sul palmo di una mano, dopo che aveva cercato di cancellarla dalla tela di un suo quadro, essendosi animata. Ispirato da una statua (Elizabeth Lee Miller) inizia un viaggio disseminato di simbologie inconsce oltre uno specchio, fino ad arrivare alle reminiscenze dell'infanzia e alla conoscenza della tremenda noia dell'immortalità della gloria.
Bellissimo film che parla del mondo degli artisti, toccando tutto ciò che si focalizza su di essi: lo scherno della società, il proprio mondo in cui ogni artista vive, la gloria postuma e la noia dell'immortalità, il rifiuto per gli schemi classici e la chiaroveggenza, che porta l'artista a creare sempre del nuovo.
Il sangue di un poeta è un’opera d’arte ancora prima che un semplice film. Cocteau sfrutta il mezzo cinematografico come estensione visiva della poesia, della musica, della performance corporea, e il suo non è un obiettivo chiaro, bensì una ricerca profonda alle radici dell’ispirazione e dell’espressione artistica. Così , tra specchi… leggi tutto
Il sangue di un poeta è un’opera d’arte ancora prima che un semplice film. Cocteau sfrutta il mezzo cinematografico come estensione visiva della poesia, della musica, della performance corporea, e il suo non è un obiettivo chiaro, bensì una ricerca profonda alle radici dell’ispirazione e dell’espressione artistica. Così , tra specchi…
Una trentina di autori, un centinaio di film e serie. Insomma: un prologo, appena.
Nota bene. La lista è chiusa -- tanto per una questione soggettiva quanto di tecnica…
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
La quindicesima porta dentro di sé la sorpresa di una mezza costola croccante dei “Cahiers du Cinéma” anni '50 / '60. Solo un giovane danese daltonico e dislessico è tanto alieno alla…
In questo capitolo ce n'è per tutti i gusti. C'è chi ama il cinema classico (Bogdanovich) e chi i classici della modernità (Bigelow), e c'è anche chi mette MARNIE davanti ai molti "soliti"…
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Commenti (2) vedi tutti
Simbolica crudele fantasiosa assurda bizzarra folle surreale eclettica ermetica narcisistica scenografica...prova d'artista!
commento di marco biBellissimo film che parla del mondo degli artisti, toccando tutto ciò che si focalizza su di essi: lo scherno della società, il proprio mondo in cui ogni artista vive, la gloria postuma e la noia dell'immortalità, il rifiuto per gli schemi classici e la chiaroveggenza, che porta l'artista a creare sempre del nuovo.
commento di Demian_Avenue