Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
"L'amore non ha confini" diretto nel 1998
da Paolo Sorrentino,devo dire che mi è piaciuto.
La storia si svolge a Licola,e racconta di Beato,
killer napoletano quarantenne,che un giorno viene
convocato straordinariamente dal Mahatma,
noto boss della malavita che vive rinchiuso in un bunker.
Il suo compito è di individuare chi,
tra i quattro fidati collaboratori,lo ha tradito.
Però in questa occasione Beato incontrerà
un suo vecchio e indimenticato amore.
Il Cortometraggio segna l'esordio dietro la macchina
da presa di Paolo Sorrentino (da solo dopo "Un paradiso",
co-diretto con Stefano Russo) e l'inizio della
collaborazione con la neonata Indigo Film,che gli
produrrà tutti i suoi lavori e vinse il Primo premio-
Corto Circuito di Napoli,Premio New Vision Prize -
Roma Independent Film Festival,
ed ha partecipato anche al 16° Torino Film Festival
e trasmesso su Telepiù.
Il Regista crea una storia surreale e delirante,
dove questo Beato si ritrova in una tavola a indovinare
un traditore perché ha solo parlato male del Mahatma,
boss malavitoso che lo chiama solo per questo.
Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano Gianni Ferreri nel ruolo
di Beato Trepiedi,che fa ridere solo per
la faccia,Luigi Petrucci in quello del Mahatma,
Giovanni Esposito in quello di Gino Tepore
e la splendida Caterina Deregibus nel ruolo
breve e intenso di Eva Primadonna.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
la Fotografia di Pasquale Mari,
la Musica di Pasquale Catalano e Ninette
e le bimbo visioni e le scenografie di
Antonio Farina.
In conclusione un buon esordio,
dove Sorrentino miscela efficacemente
nel suo stile grottesco che
caratterizzerà i suoi futuri,e costruisce
la storia come quella di un giallo,con un linguaggio
narrativo delirante,dove un improbabile
killer della camorra chiamato
a scoprire chi lo abbia tradito,con una
messinscena stramba che colpisce
nel segno fin dalla carrellata iniziale sui luoghi
e dal folgorante finale,che già fa intravedere
il talento che dimostrerà nella sua maturità
diventando a mio parere una risorsa ed uno
dei migliori registi del Cinema Italiano.
Il mio voto: 7.
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