Regia di Christian Ditter vedi scheda film
La scrittura tra lo spazio e il tempo. Tratto dal romanzo omonimo (al netto dell’hashtag) di Cecelia Ahern, #ScrivimiAncora sembra un film arrivato direttamente dagli anni 90, qualcosa che sta tra P.J. Hogan e Richard LaGravenese (che della Ahern aveva adattato P.S. I Love You), combinando commedia sentimentale/matrimoniale e racconto epistolare. Rosie e Alex si conoscono da bambini, sono sempre stati molto legati e attratti reciprocamente, ma non se lo sono mai detto. Alla fine del liceo, però, lui va a studiare a Boston mentre lei resta incinta. Come una favola, con due giovanissimi attori in rampa di lancio, Lily Collins e Sam Claflin: una Biancaneve e un Principe che però non si incontrano mai. Il cineasta tedesco Christian Ditter sa catturare pulsioni improvvise, frasi non dette, restando sempre sui loro sguardi incollati l’uno all’altro. Gli eventi travolgono il loro desiderio e i due protagonisti sembrano cogliere immancabilmente il momento sbagliato, tra lettere d’amore mai recapitate e dichiarazioni a cuore aperto quando tutto è perduto. È di immediato impatto, #ScrivimiAncora, con la macchina da presa che indugia spesso sui volti di Rosie e Alex. Con la luce di una fiaba, ma anche con un’efficace impronta realista che cattura la vita di Rosie e della figlia, come in un film di Frears tratto da Roddy Doyle. Solo l’epilogo viene improvvisamente velocizzato e quindi bruciato. Ma resta l’entusiasmo di un cinema semplice e vitale.
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