Regia di Isao Takahata vedi scheda film
L'
Arrivo
Suo
Travolgerà
Ognuno,
Regalando
Immenso
Amore.
Di
Elegante
Lignaggio
La
Ambirebbero
Pretendenti
Riuniti
Intorno.
Nel
Contendersela
Invano
Periranno:
Ella
Saprà
Sfuggirli
Astutamente.
Splendente
Principessa
Lei
E'.
Nel
Difendersi
Esprimerà
Nerbo,
Trascendendo
Esistenza.
E' davvero difficile dire la propria su un film come questo mantenendo "La Giusta Distanza" (per citare un bel film di Mazzacurati) quando la visione de "La Storia della Principessa Splendente" ti ha smosso dentro cose così intime e private che certo non possono e non devono essere discusse in questa sede, ma tant'è.
La forza dirompente delle potentissime immagini del film di Isao Takahata, unita a una storia universale, ispirata ad una antica fiaba giapponese, non può non toccare nel profondo chiunque di noi, credo, regalandoci un personaggio indimenticabile e dalla fortissima personalità, che lotterà in ogni modo per rivendicare la propria unicità in un mondo maschilista che la vorrebbe assoggettare.
Dopo il recente e già notevole "Si Alza il Vento" dell'amico e collega Hayao Miyazaki, Isao Takahata ci regala un altro prezioso capolavoro tra i tanti splendidi film creati dal loro Studio Ghibli, per me sicuramente uno dei migliori film dell'anno, da non perdere o recuperare assolutamente, possibilmente al cinema. E basterebbero già le meravigliose immagini a promuovere quest'opera a pieni voti: coi loro delicatissimi acquerelli dai particolari appena abbozzati delineano in maniera piena e verosimile un mondo antico, una natura ed un'umanità dei personaggi che sono una vera gioia per gli occhi.
E la dolcezza di atmosfere ispirate ai quadri tradizionali giapponesi sa trasformarsi repentinamente in scene dal fortissimo e violento impatto visivo. Cito ad esempio la scena in cui la protagonista fugge rabbiosa dalla casa dove vorrebbero trasformarla in dama di corte, o quella sulla nave nel mare in tempesta, dove uno degli altolocati pretendenti cerca uno dei doni per averla in sposa. E l'essenzialità di questi meravigliosi tratti, non può che farmi amare ancor più quest'opera d'arte, che non sfoggia mirabolanti tecnologie in computer grafica, ma rende al meglio le emozioni dei protagonisti nella purezza artigianale dei disegni a mano.
Ma il film va ben oltre il pur eccezionale lato visivo e ci porta dentro la storia di questa coppia di anziani contadini che, quasi per un magico dono del cielo, si ritrovano ad accudire questa nuova strana figlioletta, trovata per caso e nata dalle gemme di una canna di bambù, che saprà donare loro una felicità e un amore mai provati prima. E proprio perché desiderosi che una "figlia" così particolare abbia il meglio, affrancandosi dalla loro umile vita, le cercheranno un'agiatezza che però la rinchiuderà in una gabbia dorata da cui lei, che adorava godere delle semplici gioie quotidiane, cercherà in ogni modo di fuggire.
Di più sulla trama non voglio dire, il film tratta tanti temi importantissimi con cui tutti siamo chiamati a confrontarci, come gli affetti dei nostri cari che non possono durare per sempre e che purtroppo in molti casi ci lasciano soli troppo presto. Ma se siamo stati così fortunati da incrociare le nostre vite con quelle della nostra personale Principessa Splendente, dovremmo comunque esser grati per questa opportunità e che la sua preziosa magia, al di là di tutto, aleggi sempre su di noi.
E vorrei quindi dedicare il mio pensiero nella visione di questo splendido e toccante film a tutti coloro che ci hanno già lasciato e che spero ci osservino sorridenti dalla faccia della luna a cui la protagonista, alla fine della sua breve ma quanto mai intensa vita, è costretta a tornare ed a cui noi, guardandola brillare in cielo, non possiamo fare a meno di ricordarla con amore, nell'attesa di ricongiungerci a lei per sempre.
Una piccola nota personale a margine:
penso sia molto riduttivo considerarlo un film di nicchia. Sono convintissimo possa piacere a chiunque ami vedere un bel film, superando il pregiudizio di vedere "un'altro cartone animato", giapponese o non che sia.
Per profondità dei temi trattati, uniti al comparto grafico così inusuale rispetto al cinema d'animazione che arriva di solito in sala, meritava forse un po' di coraggio in più da parte del distributore Lucky Red.
I tre giorni di visione come "evento" sono davvero troppo pochi per un opera simile, che andava vista al cinema per essere apprezzata al meglio. In sala l'età media del pubblico era tra i 25 / 45 anni ma sono certo che sarebbe molto gradito anche dagli anziani, in fin dei conti lo sono anche i genitori della protagonista ed hanno un ruolo importantissimo nel film.
E credo che per promuoverlo sarebbe bastata un minimo di campagna pubblicitaria ad hoc, magari uscendo sotto Natale anche solo per un paio di settimane, con una sola copia nei principali capoluoghi e puntando sul fatto che NON E' il "solito" cartoon natalizio. Proprio per acchiappare anche quei curiosi che proprio in quel periodo tendono ad andar meno al cinema, di solito intasati da film commerciali che questo tipo di pubblico rifugge.
Forse sembrerò un ingenuo ma il sano, vecchio, gratuito passaparola della gente avrebbe fatto il resto, non raggiungendo incassi stratosferici, ma credo ben superiori a quelli racimolati in soli tre giorni e da cui molti che l'avrebbero visto volentieri son stati tagliati fuori.
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