Espandi menu
cerca
Scandalo a Filadelfia

Regia di George Cukor vedi scheda film

Recensioni

L'autore

steno79

steno79

Iscritto dal 7 gennaio 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 239
  • Post 22
  • Recensioni 1730
  • Playlist 106
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Scandalo a Filadelfia

di steno79
9 stelle

Tratta da una pièce di Philip Barry, è una delle commedie sofisticate più celebri del periodo aureo di Hollywood e uno dei migliori film del "regista di donne" George Cukor, di cui mi ritengo un ammiratore sulla base di questo e molti altri film. Cukor aveva davvero un dono speciale nel ritrarre personaggi femminili spesso anticonformisti, ma ricchi di calore umano e psicologicamente complessi, spesso affidati alla sua musa Katherine Hepburn, che in questo caso si era fatta comprare i diritti della commedia dal produttore Howard Hughes appositamente per Cukor, e che col successo del film risollevò la sua immagine, dopo essere stata definita addirittura "veleno per il botteghino" a causa di alcuni malaugurati fiaschi. Il film mantiene intatta la struttura teatrale rispettando le unità di tempo e di luogo, ma è diretto con un brio cinematografico che porta ad apprezzarne i gustosi dialoghi e le riuscite caratterizzazioni degli attori; in particolare, vengono riprese alcune tematiche del precedente film "Incantesimo", anch'esso interpretato da Grant ed Hepburn, come la presa in giro, a tratti bonaria ma comunque corrosiva, di certe fisime ed eccentricità tipiche del mondo dei ricchi. La Hepburn conferma la sua perfetta intesa col pigmalione Cukor e con il partner Cary Grant ed appare decisamente più femminile che in altre occasioni, lasciandosi andare ad ammiccamenti sexy che non sempre si era concessa in precedenza; Grant si conferma un commediante sopraffino, più controllato rispetto alle commedie di Howard Hawks ed affiancato da un giovane e sorprendente James Stewart che interpreta un famelico giornalista a caccia di scoop. Stewart lascia il segno soprattutto nelle scene in cui fa l'ubriaco e per questa interpretazione vinse l'unico Oscar della sua carriera, anche se, a dire il vero, per quanto brillante e convincente risulti, non mi sembra che questa prova possa competere con quelle in "La vita è meravigliosa" di Capra o "La donna che visse due volte" di Hitchcock. Finale memorabile e caratteristi assai affiatati.
VOTO 9/10

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati